È emerso negli ultimi giorni il caso di gruppi Facebook dove gli utenti pubblicano foto rubate ad amiche e contatti femminili per sottoporle alla lussuria di altri maschi.

Quando la notizia viene dalla lontana Australia (qui ne avevo tradotto alcuni passi), o anche dal vicino mondo francofono, la cosa inevitabilmente turba: ci si chiede come sia possibile, o si può pure cercare di sminuire: “Vabbè, ma loro non sono noi”, o “ma forse non facevano sul serio”. Quando però gruppi Facebook per condividere materiale privato a scopo erotico vengono creati in Italia, personalmente non riesco a non viverla in modo più intenso e partecipe: perché i maschi che ne fanno parte sono davvero nostri amici, colleghi di lavoro, magari familiari che scaricano le foto della sorella o della fidanzata per condividerle su gruppi dove degli sconosciuti dichiarano che ci si masturberanno sopra.
Si tratta di ragazze normalissime, vestite in modi che solo a spettatori particolarmente fissati farebbero pensare a cose sconce, come lei:

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O lei:

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Tutte e due, come molte altre possono essere vittime di insulti non dissimili da questi:

laureata

Anche andare a comprare le scarpe può non essere più un’attività così sicura se poi una tua fotografia sfugge al tuo controllo e finisce nel posto sbagliato:

scarpe

E non mancano nemmeno certe categorie “fetish”, come le ragazze con gli occhiali:

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Peraltro questi screen confermano (come se ce ne fosse bisogno) la totale pretestuosità del victim blaming in casi come quelli dei video erotici: là si dice spesso che la ragazza vittima di revenge porn avrebbe avuto la colpa di fidarsi di amici poco seri, e che avrebbe dovuto stare attenta a farsi fare certe foto o certi video; e questo è ovviamente falso, perché la colpa di chi diffonde materiale privato… è di chi lo diffonde (tanto più se tradisce la fiducia di un’amica o della fidanzata), mai di chi viene filmato. Ma qui? Che colpe avrebbero queste ragazze se non quella di vivere la loro vita normalmente? Si arriverà forse a dire “Eh, ma forse non dovevano farsi queste foto”?! [EDIT: a seguito della pubblicazione di questo post, c’è stato chi l’ha sostenuto, e anche chi ha dichiarato che trattandosi di materiale pubblicato su Facebook, esso diventerebbe ipso facto pubblico. Mi sembra superfluo specificare che nella quasi totalità dei casi chi ha praticato questo victim blaming era un maschio…] Chi la sta vedendo come un oggetto erotico non è certo lei stessa! Perché è di questo che si tratta: tutte queste ragazze ignare hanno l’unica ma enorme colpa di essere femmine, quindi agli occhi del Vero Maschio nient’altro che buchi da riempire, oggetti su cui sfogare la propria disgustosa lussuria, e di dover essere per questo ingiuriate con termini ed espressioni di cui potete rendervi conto benissimo in questi screenshot.
Sono capitati dei casi in cui quelle venute a conoscenza di essere oggetto dei turpi desideri di maschi sconosciuti sarebbero volute sprofondare. E questo non manca di mettere in allarme tutte le altre, che potrebbero esserne vittime in qualunque momento. Ho letto commenti di ragazze davvero spaventate di poter essere aggiunte da maschi sconosciuti che avrebbero il solo scopo di spiare le loro fotografie private (e si è visto che non c’è bisogno di fotografie particolarmente spinte per trovarle eccitanti…)
Mi chiedo se questi ragazzi e uomini che si aggirano tranquillamente tra di noi, che sono noi, dimostrano la stessa violenza nei confronti di oggetti inanimati; mi chiedo se nella situazione contraria, se cioè a comportarsi così fossero delle donne, non ci sarebbe una sollevazione di massa contro l’oggettificazione di cui sarebbero vittime a quel punto innocenti ragazzi; e mi chiedo con che faccia questi hanno il coraggio di guardare una donna e vederla solo come un corpo ad uso esclusivo del proprio desiderio. Soprattutto, mi chiedo se questa violenza rimane confinata (per modo di dire) ai gruppi chiusi di Facebook, perché è troppo facile sminuire questa aggressività come “chiacchiere da ragazzi”. Il problema è che noi maschi veniamo socializzati a percepire il sesso come un diritto, come qualcosa di dovuto. Molti di noi maschi trovano offensivo per il proprio orgoglio che una donna da cui siamo attratti eserciti la sua libertà sessuale con più di un maschio se nessuno di loro è quel maschio, perciò quando vedono una bella ragazza, anche in fotografia, e per qualunque ragione sanno che non ci starebbe (anche banalmente perché non li conosce), molti si sentono autorizzati ad insultarla: “è bella; senz’altro fa sesso; ma non lo fa con me. E perché non onora il MIO membro? Svergognata, puttana!”. E troppo spesso se un maschio non ottiene quello che vuole è pronto a ricorrere alla violenza. Uno stupro vero non è affatto concettualmente lontano dallo schifo che viene riversato dalle migliaia di membri (pun intended) che affollano questi gruppi.
Una cosa che non sarà sfuggita – e perdonate se in questo capoverso userò i “termini tecnici” è il costante riferimento alla sborra. Si parla in continuazione di sborra, sborrate, sborrare, o variazioni sul tema. Perché?! “Eiaculare” è inamidato e professionale, e poi con tutte quelle vocali è pure difficile da pronunciare! “Emettere” sembra l’eufemismo di un’educanda; e quanto a “venire” è il verbo perfetto, nella sua semplicità e immediatezza, per quanto si ha un orgasmo nel pieno dell’amplesso, ma è poco evocativo in gruppi così. Ecco dunque la “sborra”. Ci faccio caso da un po’ e sono giunto a una mia conclusione: nella sua materica evidenza, quello che viene designato con “sborra” cessa di essere il liquido seminale maschile, oggetto di studi anatomici e sessuologici, per diventare un’immagine di virilità. Essere in grado di “sborrare” vuol dire non tanto essere fertili, quanto essere attivi sessualmente e in un senso sanamente etero. Evocare il proprio seme con il termine considerato volgare, inoltre, vuol dire poterselo permettere, non avere riguardo delle convenzioni del “buon linguaggio”; quindi anche rivendicare una propria preminenza (maschile, ça va sans dire). La “sborra” diventa quindi un equivalente del pene eretto come immagine del maschio dominante e predatore sessuale. E ancora, trattandosi di un liquido, la “sborra” può venire schizzata ovunque sul corpo della donna, come in una animalesca marcatura del territorio: si “sporca” la donna ma allo stesso tempo la si “onora” con il proprio seme, di cui si ha disgusto e ammirazione allo stesso tempo, e ci si aspetta che la donna sia contenta di essere oggetto di tali attenzioni.
Un discorso analogo si potrebbe fare per “seghe” ma mi sono già dilungato abbastanza: mi limito a mostrare due screen accostati, per sottolineare come l’enfasi sulla masturbazione sia un fenomeno assai marcato in termini di genere, dato che l’inverso in pratica non esiste (anche semplicemente in termini numerici): 

lessico

E che l’umiliazione e lo svilimento della donna sia voluto è esplicitato dagli stessi admin di alcuni gruppi come questo, dove la parola compare nel nome del gruppo:

tagliata

Concludo riprendendo le parole dell’articolo dove viene presentato il caso australiano: sono davvero questi gli uomini che vogliamo essere? Dobbiamo per forza umiliare le donne per sentirci legittimati come uomini? Dobbiamo veramente ostentare la nostra (etero)sessualità fino a questi livelli parossistici e assurdi? Io credo di no; credo anzi che dobbiamo guardarci allo specchio e migliorarci. E se non siamo mai scesi così in basso, possiamo per lo meno denunciare queste storture ai nostri amici e colleghi, per educare uomini migliori di così.

E.

192 pensieri su “La nuova frontiera dello stupro virtuale sbarca in Italia

    1. Cioe’a dire “l’uomo” sottomesso e’ migliore dell’uomo dominante 🙂
      Il sogno delle ‘donne’…emancipate :-))!!!

      Dell’articolo non parliamo ,e’tutto cosi’tragicomico…articolo compreso 😉

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      1. Un pipparolo che si smanetta su foto casual di donne mi sa molto di frustrato sessuale.
        Farlo con tutto un Internet a disposizione dedicato al porno, poi, lo rende estremamente sfigato.

        Più che un maschio alpha, è un maschio analpha.

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      2. Punto numero uno: gli esseri che fanno ‘ste schifezze non sono mai dominanti, sono repressi morti di figa che si possono sentire ganzi solo su internet a guardare foto di sconosciute e trovano conferma della loro mascolinità nel fatto che anche altri maschi fanno così. Non sono alpha, non sono dominanti, sono patetici segaioli. Mentre loro stanno a guardare le fotine il maschio alpha sta a scopare con due ragazze insieme, supergnocche e consenzienti.
        Punto numero due: le donne emancipate preferiscono gli uomini che difendono il sacrosanto diritto all’immagine, alla privacy o quantomeno quello a non venire pubblicate senza consenso su pagine di stupro virtuale. Le donne emancipate vogliono gli uomini, quelli veri, che non si sentono più deboli se le donne hanno una voce o un parere, vogliono gli uomini che usano il cervello e non pensano con il cazzo, che capiscono il concetto di uguaglianza e parità dei sessi.
        Un uomo che capisce tutto questo, che crede in questo e che condanna comportamenti trogloditi come quelli riportati in questo post in primo luogo tromba di più, te lo garantisco, in secondo luogo non è assolutamente un sottomesso, è semplicemente più aperto, più libero e più in sintonia con l’altro sesso. Non è questione di sentirsi dominanti o sottomessi, è questione di capire il concetto di uguaglianza dei generi. Trattare una donna come eguale e non come un corpo pieno di orifizi, non è sinonimo di essere maschi omega, anzi, è tutto il contrario, significa rispettarla, significa essere superiore agli stereotipi di genere. Significa essere superiore e basta.
        Maschi, mi correggo, UOMINI che pubblicano post come questo sono gli alpha, quelli che rubano le foto e si fanno le seghe di gruppo sono rifiuti della società.

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      3. Non so se sono Alfa: faccio l’amore,qualche volta ho scopato, sono stato ultras e sono attivista politico quindi botte con sbirri e fascisti, ho sempre fatto lavori pesanti e manuali. Forse sono un maschio Alfa o forse no. Ma sicuramente sono un Uomo, e i maschietti repressi e segaioli come queste merdine e come TE, li ho sempre schiacciati come merde appunto. Continua ad accararti la testa per masturbarti.

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  1. Ok.
    Ma se da quanto esiste Internet si parla dei pericoli di mettere le proprie foto in rete un motivo ci sarà.

    Visti i toni da rivista gender dell’articolo…

    Come funziona si mettono le foto per farsi vedere ma solo da chi “va bene”? Discriminiamo queste persone perche’ non si comportano secondo le v(n)ostre aspettative?
    E se saltasse fuori che hanno mediamente un basso livello culturale e sociale non sarebbe discriminazione?

    O forse il loro crimine e’ esternare quel che naturalmente sentono?

    Poi la polemica sulle foto “normalissime”?
    Ma come?
    Anni di “ciascuno e’ bellissimo” “basta con i modelli impossibili” e adesso e’ un problema scoprire che per un uomo una donna non deve essere nuda e a gambe aperte per essere desiderabile?

    Illustre bullo:
    Gaio Valerio Catullo Carmen 16

    Pedicabo ego vos et irrumabo,
    Aureli pathice et cinaede Furi,
    qui me ex versiculis meis putastis,
    quod sunt molliculi, parum pudicum.
    5 nam castum esse decet pium poetam
    ipsum, versiculos nihil necesse est;
    qui tum denique habent salem ac leporem,
    si sunt molliculi ac parum pudici,
    et quod pruriat incitare possunt,
    10 non dico pueris, sed his pilosis
    qui duros nequeunt movere lumbos.
    vos, quod milia multa basiorum
    legistis, male me marem putatis?
    pedicabo ego vos et irrumabo.

    Ad Aurelio e Furio

    Io ve lo ficcherò su per il culo e poi in bocca,
    Aurelio succhiacazzi e Furio frocia sfondata,
    che pei miei versetti pensate, sol perché
    son teneri e gentili, ch’io sia poco pudico e virtuoso.
    5 Giacché è appropriato per un poeta onesto esser casto
    con sé stesso, ma nulla è dovuto dai suoi versetti;
    i quali hanno ora e per sempre arguzia e grazia,
    quando son tenerelli e un poco spudorati,
    e riescono a risvegliar un certo pruriginoso desiderio,
    10 non dico nei fanciulli, ma in quei vecchi pelosi
    incapaci ormai d’inarcar la schiena rattrappita.
    Voi, che avete letto de’ miei innumerevoli baci,
    pensate forse ch’io sia uomo perverso e poco virile?
    Credetemi, ve lo ficcherò su per il culo e poi in bocca.

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    1. Allora hanno ragione i sauditi e gli afghani a oscurare completamente le loro donne, a nasconderle alla vista e a farle scortare sempre da un guardiano maschio: se una ragazza si fa o si fa fare una foto, a chi fa danno? Perché deve essere colpa sua se qualche pervertito vede la foto, la ruba e la diffonde ad altri maschi per darsi piacere? È come dire ad uno che si è trasferito a Milano per lavoro e viene rapinato “Eh, ma del resto si sa che nelle grandi città la delinquenza è maggiore…” Ok, ed è colpa sua se è stato rapinato? La colpa è sempre di chi commette un reato o un illecito, mai della vittima. Che cosa hanno fatto queste ragazze per suscitare queste reazioni da parte di sconosciuti?

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      1. Scusa ma infatti noi “condanniamo” il burqua e chissenefrega se a Mario turba vedere le caviglie di Paola,quella scostumata.

        Accidentalmente sono di Milano e mi e’ capitato di occuparmi di sicurezza, vedi tra i primi consigli io ti direi di non passeggiare alle 3 di notte per Quarto Oggiaro chiedendo in giro se qualcuno ha da cambiarti 500 euro.
        Non e’ che difendo i ladri. Siamo tutti d’accordo che i ladri sono cattivi.

        Se lasci la porta di casa aperta e ti derubano l’assicurazione non ti paga per incuria.
        Da nessuna parte difende i ladri.

        La mamma ti diceva di non accettare le caremelle degli sconosciuti.
        Mica stava colpevolizzando i bambini vittima di pedofili. Ti stava dando un consiglio di buonissimo senso per stare al mondo.

        Di colpo se il soggetto pero’ e’ l’abbigliamento di una donna bisogna insegnare agli stupratori a non stuprare.
        Sacrosanto ma non e’ una alternativa allo stare attenti.

        Nel gioco della colpa per la fretta di difendere qualcuno spesso si finisce a esagerare verso altri,accomunando gente di cattivo gusto a stupratori col coltellaccio nella foga di dire povere donne.
        E’ maschilismo anche trattarle come povere rimbambite indifese e vittime passive degli eventi.
        La consapevolezza invece e’ lo strumento per diventare davvero emancipati e forti, in qualsiasi senso.

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        1. Ok diciamo che in parte condivido, ma se sei lo stesso primo che passa che ha commentato un po’ su capisci che stai portando due visioni contraddittorie. Ti chiedi se un uomo non sia legittimato a eccitarsi (certo questo un crimine non é, ma creare delle pagine pubbliche che hanno dei fini offensivi, no allora non lo ritengo giustificabile) su una donna “normale” in una posa “normale” con vestiti “normali” e poi dici che è la donna che deve consapevolizzarsi?
          Provocanti no. Normali no. Foto sui social no.
          Cosa ci lasci fare senza che la colpa ricada su di noi?

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        2. Le darei ragione se si trattasse di foto effettivamente audaci…ma qui di audace non c’è niente! E col suo ragionamento lei darebbe ragione a chi chiama “bottanazza” la ragazza che passa per strada in gonna e tacchi!!!
          Siamo tornati nel medio evo per caso?
          O dovrei forse pensare che il suo primo pensiero, vedendo quelle foto, sia simile ai commenti postati da quei simpatici maschi Alpha??!

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    2. quindi un domani possiamo TUTTI augurare la chiusura di Catullo sotto la foto di tua madre o tua sorella, giusto?

      In fondo, se hanno messo loro foto tua madre e tua sorella (o tua cugina o chessò, tua figlia magari), vuol dire che “se la sono cercata” giusto?

      In fondo, se le scriveranno insulti a raffica o qualcuno si soddisferà sulle tue foto, sarà “normale” o esterneranno quello che “naturalmente sentono”, giusto?

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      1. Se qualcuno si soddisfasse sulle mie foto… cos’e’ che ti fa schifo di preciso degli uomini? diciamo un bavoso settantenne arrapato si faccesse le pippe sulle mie foto in giacca su fb…mi dispiacerebbe per lui,magari se mi scrive gli mando una foto in mutande e l’indirizzo di un sito per incontri che ormai c’e’ per tutti i gusti.
        O magari mi schifo perche’ ho problemi con la mia sessualità (o perche’ questo mi scrive tutti i giorni) e lo blocco. Se capita ancora con altri magari cambio foto pubbliche. O smetto del tutto.
        Magari mi sveglio “stronzo” e corro a mettere nome e cognome su facebook (che comunque per coerenza e’ pieno diritto: questa e’ gente che a sua volta mette nome,cognome e viso su fb e scrive cose senza troppa cura delle possibili conseguenze,facendo cioe’ il medesimo errore)

        Non so se hai notato che Catullo tra minacce (che ti ringrazio per augurare alla mia famiglia) in apertura e in chiusura dice
        ” ma nulla è dovuto dai suoi versetti;
        i quali hanno ora e per sempre arguzia e grazia,
        quando son tenerelli e un poco spudorati,
        e riescono a risvegliar un certo pruriginoso desiderio,
        non dico nei fanciulli, ma in quei vecchi pelosi
        incapaci ormai d’inarcar la schiena rattrappita.”
        …che suona piu’ o meno “che volete da delle parole che se va bene risvegliano il desiderio in coloro che non possono consumare?”

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        1. Citare Catullo non la rende più figo o intelligente.
          Giustificare con il pippone sopra chi ha fatto questo non la rende paladino della Libertà d’espressione o di masturbarsi su chi vuole a sua insaputa, la rende solo probabilmente una persona bisognosa di elevarsi al “io dico contro rispetto al resto dei commenti perché fa figo farlo” ….. A me gli uomini, le donne, il genere umano non mi fa schifo, mi fanno PENA questi atteggiamenti di persone che usano a insaputa delle altre loro foto per bullarsi e farsi belli su gruppi Fb con altri come loro e poi magari in bacheca mettono AMEN e pregano per le Famiglie…..

          E Catullo sicuramente aveva di meglio da fare che farsi citare in discorsi a caso

          Piace a 4 people

        2. Se te credi che citare un autore sesso-represso di duemila anni fa faccia apparire la tua dissertazione più credibile sei un fesso. Mi vengono in mente due motivi per cui lo fai:
          o nella testa sei ritardato di duemila anni oppure non hai argomenti tuoi, e probabilmente sono vere entrambe le cose perchè a mio avviso non c’è una ragione logica per difendere questi comportamenti.
          Stai giustificando uno stupro di gruppo, perchè questo è, è stupro virtuale di gruppo.
          Nessuno ti vieta di salvarti le foto delle tue amiche e fartici le seghe sopra al buio nella tua cameretta (perchè tanto lo fai, non prendiamoci in giro), ma ripubblicarle senza il consenso della persona fotografata ed esporle al pubblico ludibrio di morti di figa segaioli è raccapricciante e se non ci arrivi, come ho detto all’inizio, sei un fesso. Ti auguro di avere figlie femmine e scoprire che vengono epitetate come negli screenshot.

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      2. —“Citare Catullo non la rende più figo o intelligente.
        Giustificare con il pippone sopra chi ha fatto questo non la rende paladino della Libertà d’espressione o di masturbarsi su chi vuole a sua insaputa, la rende solo probabilmente una persona bisognosa di elevarsi al “io dico contro rispetto al resto dei commenti perché fa figo farlo” ….. A me gli uomini, le donne, il genere umano non mi fa schifo, mi fanno PENA questi atteggiamenti di persone che usano a insaputa delle altre loro foto per bullarsi e farsi belli su gruppi Fb con altri come loro e poi magari in bacheca mettono AMEN e pregano per le Famiglie…..

        E Catullo sicuramente aveva di meglio da fare che farsi citare in discorsi a caso”—

        Catullo e non GinoPino del baretto per dire che sono cose antiche come l’uomo. Il turpiloquio nello specifico. Non mi sembra di dare toni aulici o pretenziosi al discorso ne buttare risposte “ad mentula canis” 😉 per andare controtendenza,da anonimo, su un blog che ho scoperto oggi.

        Mi pare invece che lei non risponda in tema agli argomenti ma la butti in caciara, sull’ipocrisia dei contatti,sulla PENA (ah quindi lei si sente superiore? Complimenti per l’umiltà) buttandola sul personale da “mia madre” al “paladino della libertà”.

        Vado a mettere la sua foto col cappello nel gruppo fb segreto “vecchiardi che si segano sulle foto di esperti di wordpress che indossano cappelli”.

        Ps. Fotografi di cosplayer a lucca, dai,lo sappiamo tutti come funziona. Manco te se nato ieri.

        Distinti saluti

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        1. No raccontamela come funziona.
          Raccontamela a me e alla mia ragazza, che mi ha sempre visto quando fotografo, ai fidanzati e alle fidanzate dei soggetti che fotografo, ai genitori (e a tutti i soggetti adulti che firmano le liberatorie per le foto che faccio) che li accompagnano.

          Raccontamela dai, sono curioso, come funziona? e tu come lo sai?
          Sono MOLTO curioso dai

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      3. Volentieri:

        Voyerismo di bassa lega travestito da arte da parte di gente che si e’ comprata macchinetta fotografica e che viene assecondato da esibizionisti a vari livelli.

        Come la fa sentire dare indicazioni ai soggetti che fotografa?

        E’ per lei indifferente fotografare belle ragazze? Ho letto il simpatico articolo in cui spiega come lei,un vero purista e cavaliere bianco, prende assolutamente le distanze da quei volgarissimi costumi estivi… e quanta professionalità nel documentarsi sulle pose dei personaggi.

        Ha mai pensato che un sacco di gente si masturba furiosamente sulle foto che lei pubblica?
        Complice del patriarcato fallocentrico che non e’ altro!

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        1. Stellina, giusto due cose:

          1) fotografo anche concerti, eventi sportivi, manifestazioni storiche, non mi fermo al cosplay;
          2) Me la sono comprata con i miei soldi e ne sono fiero, come del lungo percorso che sto facendo da fotografo per non fare SOLO foto ai cosplay;
          3) Le persone che fotografo sono di ogni tipologia possibile, ho fotografato uomini e donne belli o “brutti”, persone con disabilità, persone con personaggi gender-bender, coppie etero e LBGT;
          4) se lei è un segaiolo che si masturba sulle MIE foto e SE NE VANTA, è suo il problema, mica mio o del soggetto ritratto, è lei che ha bisogno d’aiuto, non io;
          sull’ultima affermazione invece la rimando direttamente a questa: https://youtu.be/_9MTJw5ctVE

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        2. chiariamo che masturbarsi non è da sfigati, lo è farlo violando la privacy dei soggetti interessati, e sopratutto qua non parliamo di ragazzi che si masturbano ma di uomini che umiliano le donne solo perchè sono belle e si rifiutano di fare sesso con loro o comunque gli “ominicchi” in questione pensano di avere il diritto di odiare una donna solo perchè preferisce altri uomini a loro

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      4. Se…

        Guardi non ho interesse a scendere nel personale anche perche’ farlo da “anonimo” mentre lei ha tutto pubblico e’ quantomeno sbilanciato. Pero’ come per le signorine vittime di cui parla l’articolo anche lei si espone in questo modo ed e’ possibile vedere i suoi lavori e trovare le sue interviste.

        Io non la giudico ne la ritengo un porco per aver provato “piacere”-nel significato piu’ semplice del termine- nel fotografare ragazze carine (o qualsiasi siano i suoi gusti). Non credo che questo la svilisca come uomo,compagno o fotografo. Non credo che la renda un potenziale stupratore o una minaccia per i soggetti.
        Al massimo mi fa sorridere che lei abbia problemi ad ammetterlo.

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    3. Forse ti sfugge anche l’idea che le foto in questione potrebbero essere state inviate privatamente a un amico/cugino/fidanzato magari dicendogli “Guarda che belle scarpe mi sono provata oggi, secondo te dovrei comprarle?”, quindi in un discorso perfettamente normale e naturale e poi, senza essere autorizzati, gli individui in questione le hanno postate su questi gruppi osceni. Insomma, BASTA DARE LA COLPA ALLE VITTIME.
      E anche se le avessero postate loro stesse su Facebook, magari anche con la privacy impostata su “Amici” (dove quindi solo gli amici possono vedere le sue foto e i suoi status), la cosa assurda è che un suo amico o, perché no, addirittura il suo fidanzato potrebbero aver scaricato quella foto per postarla in quei gruppi della serie “Il club delle seghe”.
      Io lo trovo ributtante. Non è il sesso a essere ributtante, tuttavia, ma il modo in cui queste ragazze normalissime vengono oggettivate in maniera sessuale da perfetti sconosciuti che ci si fanno le seghe sopra e lo esternano con una volgarità oscena, quasi quelle ragazze fossero una loro proprietà. A quale persona riserveresti un trattamento del genere? Si tratta di mancanza di rispetto, nei confronti di una donna, ma ancora prima, nei confronti della persona.

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    4. Ma cosa stai dicendo? Sinceramente non posso credere a quello che leggo. Quelli come te, e così come quelli che partecipano a questi gruppi, sono quelli che promuovono la cultura dello stupro nella quale viviamo. Smetti di rigirare le parole usate dalle donne per difendersi contro di noi. Io sulla mia pagina facebook sono liberissima di mettere le foto che più mi piace, e se le metto non è di certo “per farmi vedere ma solo da chi “va bene”.
      Non si tratta di discriminare le persone perché non si comportano secondo le nostre aspettative, ma stiamo scherzando?? Questo è puro sessismo, non cerchiamo scuse. Il punto è che io non devo avere paura di mettere una foto su facebook o di uscire indossando una gonna perché ci sarà qualcuno che farà commenti. Vorrei che tutti quelli che difendono questa prospettiva si rendessero conto di come ci si sente a subire queste cose diariamente. Come reagiresti se quelle prese di mira fossero le tue figlie, la tua compagna o ancora tua madre? Queste cose devono finire perché devono finire e basta. E se queste persone “hanno un livello medio basso culturale e sociale” come dici tu, non sono da scusare per questo, ma da ISTRUIRE!

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    5. Abbi pazienza, ma se una persona mette le foto pubbliche e’ ovvio che e’ sprovveduta, perche’ chiunque puo’ prenderle e scaricarle.
      Sinceramente trovo difficile che uno si possa eccitare con la mia foto profilo di Linkedin o con quella di FB, dove metto esclusivamente la faccia, pero’ se ci sono scollature o minigonne e’ piu’ probabile.
      Pero’ mi pare che qui il problema non sia la sprovveduta che lascia le foto pubbliche, quanto il non potersi fidare dei propri contatti che sarebbero si’ autorizzati a vedere le foto (sono nostri amici, no?) ma non certo a distribuirle ad altra gente per farla eccitare.
      Mi sembra che le cose siano differenti.

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    6. leggerissimamente tendenzioso. Seguendo il tuo ragionamento un omicida non dovrebbe essere incriminato in quanto l’omicidio è solo espressione legittima di quanto da lui sentito, ossia odio nei confronti di un’altra persona. E non venirmi a dire che “dei commenti non sono un omicidio” perché è evidente che non siano la stessa cosa, ma ciò che regola l’universo a parer mio è “la mia libertà finisce dove inizia la tua”, dunque se ti vuoi fare le seghe sei liberissimo di farlo davanti ai giornaletti e video porno e io non ti giudicheró. Ma se metti in mezzo me senza la mia volontà mi sento legittimata a giudicarti ed esporti alla gogna pubblica.
      (Leggasi “tu” come generico, chiaramente)

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    7. Tutto ciò che dici denota che non hai letto l’articolo (altrimenti che tu non sappia ragionare).

      Se nel titolo di un gruppo fb c’è: “UMILIAMOLE” allora si evince (anche uno stolto lo capirebbe) che gli utenti non stanno “dicendo le “normali” pulsazioni”, ne tantomeno stan facendo uno spot alla bellezza di una donna anche vestita (ridicolo affermarlo dopo aver letto i commenti), ma semplicemente stanno UMILIANDO le donne, vedendole come. oggetti buoni solo a essere sottomesse.

      Non è un articolo bigotta, ne un gruppo contro i bigotti; è un articolo contro l’abuso di foto per persone intente ad UMILIARLE.

      Non c’è difesa

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      1. Guarda che il mio punto non e’ dire “ma che bravi ragazzi”, come precisato non sto difendendo i ladri.

        Le provocazioni poste sotto forma di domanda vorrebbero esplicitare alcuni degli assunti dietro a certe formule, molto forti,usate nell’articolo originario.

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    8. 1) Molte di queste foto sono condivise da amici delle ragazze, dunque non sempre provengono da profili pubblici.
      2) Anche se così fosse, a me sembra piuttosto evidente che, almeno da un punto di vista morale anche se forse non giuridico, se una ragazza posta una propria fotografia online nessuno è autorizzato a fare commenti così svilenti (a maggior ragione se non è un’immagine pensata per attirare attenzioni sessuali). Se c’è una cosa che proprio non tollero è l’ideologia del “se l’è cercata”: ciascuno di noi è il solo responsabile delle proprie azioni, per cui se commettiamo un atto vergognoso è unicamente colpa nostra, mai della vittima, anche se questa condivide foto provocanti, si ubriaca a una festa o va con il Rolex in una zona malfamata.
      3) Soprattutto: certo che discrimino questi schifosi animali. L’ignoranza – che comunque nel 2017 in Italia non è più accettabile – sarebbe non conoscere Catullo; per pensare e esternare cose come quelle di questi screen sei proprio un maledetto misogino, altro che un ignorante.
      4) Non ho capito cosa c’entra il carme di Catullo, davvero.

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    9. Partiamo dal presupposto che bassa cultura o livello sociale non deve significare umiliazione della donna. Alcuni commenti negli screenshot del post sono disgustosi, considerano la donna una puttana da un lato desiderabile e dall’altro colpevole e sporca solo perché donna. E questo modo di pensare ok, a volte è legato anche a bassa cultura (non sempre, non solo), ma beh SÌ, discrimino questo aspetto della bassa cultura, se vogliamo metterla su questi termini. Come discrimino chi per bassa cultura non vaccina, chi per bassa cultura si affida a rimedi naturali per la cura del cancro o del raffreddore o del mal di testa o delle ragadi anali.
      Poi vorrei aggiungere che la storia del mettere in rete le proprie foto solo per chi ci va bene e la pensa come noi è un’altra stronzata. Perché se metto una foto con un vestitino blu e mi si critica che sto male, che sono brutta, che mi vesto male o che sono ridicola è un conto. Se non ho chiesto pareri è comunque sbagliato ma ok, ho messo la foto su un social network, devo accettare qualsiasi commento negativo. Ma questi non sono commenti negativi, sono mancanza di rispetto, sono violazione di intimità. E lo stesso aspetto che ho in una foto messa su facebook lo avrò dal vivo, e allora sarà colpa mia che se oso farmi vedere dal vivo devo accettare anche pensieri o commenti del tipo “bella cavallona ti sborrerei nel culo”? Ma con che educazione sei cresciuto/a?
      Non si tratta di comportarsi secondo le mie aspettative, si tratta di violare la dignità delle altre persone solo perché donne. E sarebbe lo stesso se un gruppo di donne postassero foto di uomini normalissimi commentando cose del genere, ovvio. Schifo uguale.
      Ah, non si tratta di essere desiderabile, sappiamo da molto tempo che alcuni uomini si scoperebbero pure un topo di fogna e non per forza una bella donna in intimo. E questi screen farebbero schifo anche se si trattasse di gente in intimo o nuda, ovviamente. Solo fa più strano e mette più inquietudine vederli su foto di gente vestita normalmente, perché se noi esseri umani al contrario degli animali ci vestiamo non è solo per tenerci caldo ma anche per senso del pudore, e una pensa di essere più al sicuro vestita sai com’è

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      1. Ah, e aggiungo che un conto è consigliare (senza colpevolizzare la donna o discolpare il pervertito) di non girare per quartieri malfamati alle 3 di notte in top e minigonna, un altro consigliare di non mettere foto vestite normalmente sul proprio profilo Facebook

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        1. So anche che ritardo mentale è un modo di dire, ma rischia qualche danno indiretto, la maggior parte di questi posto sono probabilmente di persone per così dire normodotate che sentono di dover partecipare ad un clima. Ad esempio se diamo degli autistici ai molesti impacciati, sembra che ogni autistico o impacciato debba essere per forza molesto e che sia una sorta di scusante.

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    10. Mi scusi ma mi sembra che qua si sia travisato il senso del discorso
      Io non condanno certo chi si masturba su una foto, condanno che tu, che sei il mio fidanzato, prendi una foto scattata mentre mi provo le scarpe in un negozio e la mandi a un gruppo del genere senza avvertirmi e senza il mio consenso. E il discorso sulle foto normali credo che sia stato fatto per un semplice motivo: su pagine del genere non circolano solo foto di donne nude o in topless, donne che hanno spedito al loro fidanzato foto private e che vengono condannate con un “dovevano aspettarselo, queste cose non si fanno, bisogna stare attenti”, ma al contrario uno può prendere una banalissima foto del profilo in abiti normalissimi e postarla su siti del genere. L’ho fatta lunga ma il discorso è che la scusa del “sono loro le zoccole che si fanno le foto nude” non vale più. Concludo, non condanno l’eros di nessuno, condanno il pubblicare foto di altri senza il loro consenso e in più se tu fidanzato “svendi” le foto della tua ragazza ad altri mi viene da pensare che una grande considerazione delle donne non ce l’hai, cosa che al livello umano e morale, a parer mio, ti fa scendere parecchio in basso

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    11. “Ok.
      Ma se da quanto esiste Internet si parla dei pericoli di mettere le proprie foto in rete un motivo ci sarà.”
      Vorrei far notare come queste foto non siano state propriamente messe dai soggetti in esse ritratti ma da conoscenti e che addirittura degli scatti sono stati completamente rubati a insaputa delle ragazze, come quella nel negozio di scarpe. E che per quanto pericoloso c’è un motivo se i profili sono privati, oltre che il fatto di sottrarre foto a questo modo per farne usi non autorizzati non è legale.

      “Visti i toni da rivista gender dell’articolo…”
      Non sentivo il termine gender da quando Libero lanciò la famosa bufala sulla presunta educazione sessuale dei bambini.

      “Come funziona si mettono le foto per farsi vedere ma solo da chi “va bene”? ”
      E se anche fosse? Mai sentito parlare del concetto di privacy?

      “Discriminiamo queste persone perche’ non si comportano secondo le v(n)ostre aspettative?”
      Wow.
      Che modo elengante di girare la frittata.
      L’ho vista fare un triplo salto mortale, prima di spiaccicarsi in ogni caso e andare in mille pezzi.
      “Discriminiamo” queste persone perché altamente discriminanti della figura della donna, ma soprattutto è giusto segnalare tale comportamento perché quello che questi uomini fanno è illegale, oltre che estremamente offensivo.

      “E se saltasse fuori che hanno mediamente un basso livello culturale e sociale non sarebbe discriminazione?”
      La legge non ammette ignoranza in ogni caso. Vale per chi si dimentica una marca da bollo, figuriamoci per chi deliberatamente ruba foto altrui per sottoporle al sollazzo e alla gogna pubblica di uomini di “basso livello culturale”.

      “O forse il loro crimine e’ esternare quel che naturalmente sentono?”
      Non penso ci sia neppure da discutere sul fatto che “quello che naturalmente sentono” oltre ad essere passibile di denuncia è anche la dimostrazione che questi non sono gli esemplari meglio riusciti di Homo Sapiens Sapiens, ma che questo non li autorizza a degradare il prossimo nè li scusa, neanche fosse una sorta di infermità mentale.

      “Poi la polemica sulle foto “normalissime”?”
      Io ho visto dei mezzi busti di ragazze sorridenti tra quelle foto. Cose che sarebbero quasi andate bene sulla carta d’identità o il passaporto, non fosse per lo sfondo non uniforme.
      Ho visto altri mezzi busti di donne accollate con le braccia alzate e tra i capelli – gesto che è comunemente accettato di buon grado salvo, forse, in metro all’ora di punta con le ascelle vistosamente bagnate e odorose – e l’unica foto in una posa vagamente “provocante” era uno scatto RUBATO, non autorizzato, lesivo dell’immagine della persona ritratta, e comunque ritraente una ragazza in un negozio che si provava un paio di scarpe.
      Ora, sui cartelloni pubblicitari mentre aspetto l’autobus c’è molto di più volgare o “anomalo”. CERTO che c’è da fare polemica. I fotoni catturati in quelle immagini non potrebbero essere più beneducati e noiosi!

      “Ma come?”
      Non so, Lei si masturba anche sulle carte d’identità, normalmente?

      “Anni di “ciascuno e’ bellissimo” “basta con i modelli impossibili” e adesso e’ un problema scoprire che per un uomo una donna non deve essere nuda e a gambe aperte per essere desiderabile?”
      Ok.
      Soffermiamoci di nuovo su queste parole.
      “Desiderabile”.
      È forse un problema essere desiderabili? No.
      Anche una ciambella è decisamente desiderabile – specie con glassa e zuccherini -, ma se un gruppo di uomini annunciasse di volerci sborrare sopra mi passerebbe comunque la fame e biasimerei quegli uomini.

      Per i versetti di Catullo, grazie di averci ricordato che le frasi volgari servono a far prudere le mani ai vecchietti pedofili sin dall’antichità.
      Mi piace pensare che l’Uomo, inteso come specie, possa essere in grado di evolversi, o se non altro di evolvere il proprio pensiero, non solo tornare indietro o andare di lato come spesso succede in natura. Penso e spero quindi, che per quanto una volta non esistesse la ruota, oggi a poca gente ormai venga in mente di trascinare per terra pesanti carichi, e che questa cosa sia ormai dettata da un certo buon senso che possa instillarsi anche negli animi più… semplici diciamo.

      Siccome qui si tratta della sfera sociale umana e i comportamenti in atto sono il frutto di una psicologia sociale “di gregge”, è davvero importante che questo tipo di comportamento sia reso noto perché ci si possa render conto della situazione e prendere provvedimenti, ed è altresì importante capire perché questo ancora avviene e come è possibile risolvere la situazione così che non si ledano gli altrui diritti e libertà.

      Ecco perché la risposta del primo che passa, punto per punto, mi sembra veramente raffazzonata e senza un briciolo di senso.
      Mi spiace ma non c’è giustificazione che regga.

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      1. Ho visto che i commenti sono oggetto di revisione, Il Maschio Beta, mi sono impegnata a scrivere l’iper-lunga risposta e mi arrivano notifiche di altri commenti che invece sono stati pubblicati, che ha il mio che non va? è troppo lungo? (questo commento si può eliminare invece, era per far notare che ci tenevo)

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    12. Credo ti sfugga un passaggio. Nessuno nega o vuol negare che le ragazze siano carine o apprezzabili nella loro normalità. Qui il punto importante é che queste ragazze sono esposte ad un gioco di cui non hanno nè conoscenza nè probabilmente intenzione. Ludico è bello solo a patto che le parti ne siano consapevoli. Altrimenti è il solito gioco di un branco coatto che sbrana una qualsiasi vittima. Ed aggiungo che considerare questi viriloni dei perfetti rincoglioniti (se non addirittura perseguibili per legge) non è discriminazione, non è nemmeno giudizio; è un evidente dato di fatto.

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    13. leggiti anche solo alcuni dei commenti che questi veramente fanno alle foto di donne che non hanno mai chiesto, voluto, o neanche lontanamente pensato di essere oggetto di tutto ciò. A me, in quanto donna, viene da piangere. Mi viene da piangere perché è avvilente oltre ogni dire. Mi viene da piangere perché gente che sicuramente ha una madre, una sorella, una figlia, delle amiche si iscrive ad un gruppo creato con il solo scopo di umiliare le donne perché donne. Anzi, no, perché se legge i commenti che queste bestie veramente fanno, scoprirà che a quanto pare nessuna di noi è donna, ma soltanto un buco da riempire. E secondo la loro ottica malata ci deve anche piacere, sa? Ci deve piacere essere umiliate in tutti i modi che preferiscono. Poi propongono pure di gettarci in strada nude, di metterci nei cassonetti: perché spazzatura è tutto quello che siamo, secondo loro. Spazzatura e buchi da riempire e troie create per l’unico scopo di soddisfare le loro manie.
      E sa che cosa mi dà ancora più fastidio? Sentire lei che li difende. Che, davvero, è una cosa altrettanto schifosa.
      Poi, tra le altre cose, mi cita il burqa e dice di essere più offeso da un paio di caviglie. Vorrei chiederle, una donna le ha mai imposto come vestirsi? Una donna l’ha mai obbligata a indossare soltanto pantaloni lunghi per non vedere le sue gambe (allo stesso modo in cui lei è disturbato dalle caviglie di Paola. Paola potrebbe essere disturbata dalle sue), o viceversa a girare in bermuda?
      Paola ha costantemente gente che commenta come è vestita, quanta pelle copre o scopre, gente che le dà della suora, oppure della puttana, solo perché sceglie una gonna al ginocchio, o quattro dita sopra, o (sia mai) una mini. Lei no, non l’ha mai avuta.
      Paola ha gente che le fischia dietro. E ha gente che le fischia dietro anche quando ha su un paio di jeans e un maglione e il giubbotto pesante con la sciarpa i guanti e il cappello.
      Paola aveva gente che le fischiava dietro anche quando aveva sedici anni e usciva da scuola senza avere addosso nulla di particolare e senza essere minimamente scoperta.
      Paola è quella che vorrebbe semplicemente vestirsi come le pare per piacere a se stessa, senza preoccuparsi di un idiota, che è talmente bestia da non poter evitare di fischiarla mentre passa, o da non poter evitare di rubare una sua foto innocente per usarla per il suo piacere, dandole della troia, del buco da riempire, della spazzatura da avvilire.
      E l’unico tipo di protezione che puoi avere da gente del genere è chiuderti in casa e non uscire più direttamente, perché sa, se legge veramente i post che stanno girando, si accorgerà che molto spesso le foto in questione sono caricate da mariti, fidanzati, amici, fratelli, parenti da cui nessuna di loro si aspetterebbe di doversi difendere.
      Vorrei aggiungere che la persona che le ha fatto notare che la stessa cosa poteva succedere ad una donna cui lei vuole bene, non intendeva dire che si augura che ciò accada per ripicca nei suoi confronti, ma semplicemente le stava facendo capire che queste ragazze non hanno mai chiesto di essere trattate a quel modo, non hanno girato video porno (che sappiamo benissimo tutti come vengono usati), né hanno mandato le foto su quei gruppi di loro spontanea volontà. E il fatto che lei se la sia presa per quello che lui ha scritto, dovrebbe farle capire che in fondo è qualcosa che nemmeno lei vorrebbe per le donne nella sua vita… e allora perché volerlo per le altre donne?.

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    1. Menomale!!! Trovo disgustoso che si faccia passare come cosa normale, condividere foto di donne e ragazzine ignare con altre persone… ci sono altri siti adatti ad ogni tipo di perversione! 😖

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  2. se fossero ragazze a fare cose del genere non ci sarebbe alcuna sollevazione maschile anzi molti si sentirebbero onorati nel sapere che le ragazze pensano a loro mentre si masturbano, ma forse non sarebbero onorati nell’essere offesi e umiliati, ecco è questo che mi disgusta: non il fatto che questi si masturbino sulle loro conoscenti, la masturbazione è cosa normale (ma rubare immagini all’interessata, immagini che non erano per i tuoi occhi è infame) ma l’umiliare, perchè “umiliamole”? Perchè dosprezzi una bella ragazza? Perchè la da’ ad altri e non a te? Solo questo? Allora sei uno sfigato, sei un perdente, sei tu da disprezzare non perchè “non scopi” o “non hai fortuna con le donne” ma perchè non accetti il fatto che una donna possa legittimamente desiderare altri e non te.
    Io sono maschio, sono eterosessuale, adoro il sesso, mi piacciono le belle ragazze, mi masturbo (ma non penso tanto alle mie conoscenti bensì alle scene di sesso in film e telefilm), e proprio perchè adoro il sesso detesto queste cose, questa non è lussuria, la lussuria è qualcosa di bello quando è consensuale , ricevere lo sperma, il sudore, gli umori della persona amata durante la passione sessuale consensuale è una cosa bella; qui non c’è nulla di bello, qui non c’è lussuria qui c’è solo volontà di umiliare le donne solo perchè non accetti i tuoi desideri sessuali e non sopporti che una ragazza ti dica no

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    1. No, dei gruppi “Seghe per…” già sapevo, ma si “limitavano” a farlo su personalità pubbliche; disgustoso quanto si vuole, ma qui c’è la possibilità addirittura di illeciti penali dato che le immagini provengono da profili privati.

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  3. Ci sono comportamenti maschili patologici,come la pedofilia e vanno perseguiti e censurati.
    Poi ci sono comportamenti innati nel genere maschile forse poco noti all’altro genere
    Ad esempio quando si vede per la prima volta una sconosciuta, il cervello maschile è programmato per catalogarla in una categoria di 2. Mi accoppierei o non mi accoppierei. Punto. La cosa più divertente è che tutto il genere di pipponi fatti dalle donne sul fatto che i maschi abbiano solo quello in testa è possibile, badate bene,solo grazie al fatto che i maschi siano cosi come sono. Infatti con un cervello diverso o con pulsioni sessuali diverse (calcolate che pensiamo a quella cosa lì ogni manciata di minuti) tutta l’umanità si sarebbe estinta. Dunque dovreste ringraziare il cervello maschile per avervi dato la possibilità di esserci e poter affermare che siamo dei porci

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      1. un momento: se io desidero sessualmente un certo tipo di donna e non un’altra c’è poco di “culturale”. volersi accoppiare con certi uomini o donne e non con altri non è cultura. sul m odo in cui tale naturale e legittimo desiderio viene espresso e verbalizzato, bè lì la cultura entra in gioco. (anche la cultura con i suoi cambiamenti nello spazio e nel tempo fa parte della natura umana, senza cultura siamo morti)

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      2. Concordo pienamente, cultura, ovvero coltura educare in una certa maniera, lo dice la parola stessa e nel patriarcato si educa a pensare la donna come inferiore e la stessa cultura produce oggettivizzazione del corpo femminile, quindi naturale è stato usato a pretesto sin da quando esiste il patriarcato per legittimare dei crimini.

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    1. Io trovo che alcuni commenti, tra i quali questo, dimostrano che c’è un’incomprensione di fondo: nessuno qui condanna il fatto di sentirsi sessualmente attratto da un’altra persona, ovviamente. Ti dico, io sono una ragazza di 23 anni e anche io quando conosco qualsiasi maschio venti-trentenne la prima cosa che penso è se mi sembra papabile o meno.
      Quello che ci fa ribrezzo degli screen postati in questo articolo non è il fatto che questi uomini siano attratti da donne sconosciute, bensì il tenore di questi commenti, oltre al fatto che molte di queste foto siano state condivise senza il consenso della persona ritratta: spero che tu ti renda conto della differenza tra “che bella ragazza!” o “complimenti!” e quello che è scritto in questi commenti. Un uomo che scrive cose del genere non è semplicemente eccitato, è uno che non si fa problemi a esprimere pubblicamente la sua eccitazione esclusivamente in termini di predominio, umiliazione, offesa, minaccia, per questo è considerato un individuo pericoloso e degradato, che merita di essere disprezzato e condannato. Questo vale anche per le foto sessualmente esplicite, ma in particolare per quelle che non lo sono, come quelle di questo articolo, perché commenti del genere sotto foto “normali” significano che il commentatore quando vede una donna in qualsiasi contesto prova immediatamente il desiderio di umiliarla e ferirla e non si fa tanti scrupoli a esplicitarlo.
      A me non farebbe piacere che qualcuno commentasse le mie foto con frasi del tipo “vorrei fare sesso con te”, perché non mi piace ricevere apprezzamenti sessuali da sconosciuti (cioè, posso accettare che un uomo a caso per strada o sul web lo pensi, ma mi mette a disagio che mi venga comunicato esplicitamente), però mi limiterei a considerarlo un maleducato e uno sfigato, non certo un mostro. Se ricevessi commenti in cui vengo chiamata puttana o simili e contengono espressioni violente e umilianti, come quelle di questi commenti, saprei di avere di fronte un uomo che odia le donne in generale e sa esprimere la propria sessualità solo come prevaricazione. Capisci la differenza?
      Ora, nessuno – spero – pensa che tutti gli uomini siano così; anzi, almeno nel mio caso non mi viene in mente nessuno fra gli uomini che conosco personalmente che sia paragonabile a questi degli screen, fortunatamente. Tuttavia, non sono d’accordo con chi si arrabbia perché sente che articoli come quello che stiamo commentando attribuiscono a tutti gli uomini caratteristiche che sono solo di pochi, perché mi sembra che neghi il fatto che esiste anche in Italia un problema di sessismo, anche se non lo riguarda personalmente. E’ come la questione di quelli che si oppongono all’espressione “black lives matter” perché ritengono che “all lives matter”: è vero che tutte le vite hanno importanza, ma il fatto di seppellire la protesta specifica dei neri in una generica affermazione di uguaglianza significa secondo me negare che, anche se la maggior parte delle persone non è razzista, un problema di razzismo esiste.

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    2. No, esistono pure le donne pedofile però vengono esalte come libertà sessuale.
      I pedofili hanno subito a loro volta e non hanno avuto i supporti necessari per guarire dal trauma.
      Io sono uomo e quando vedo una donna non punto a scoparla, quella è una deviazione sessuale provocata da un trauma infantile.

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      1. comunque tra una donna di trent’anni che va con un sedicenne consenziente (ed entusiasta, spesso) e un uomo di quarant’anni che violenta una bambina di undici anni io una certa differenza ce la vedo

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  4. Da donna, in questi screen, vedo solo degli sfigati, tanto ma TANTO sfigati. Punto. Commenti del genere non mi farebbero sentire umiliata, non mi sentirei violata, da chi poi da dei perfetti sconosciuti? Suvvia, non mi interessa il parere di chi mi conosce figurarsi di un imbecille qualsiasi. In compenso però mi fanno ridere, questo sì, della loro miseria e del loro essere sfigati. Non mi piace essere ridondante ma SFIGATO credo sia la parola esatta per descrivere certi soggetti. Soggetti che, nella maggior parte dei casi non ha mai visto una vagina dal vivo, manco a pagamento, troppo sfigati pure per avere il coraggio di andare con le puttane. Parola che piace tanto dire: puttana, troia, zoccola…bla bla bla. Chi parla, solitamente è il classico (sfigato) che non fa. Probabilmente anche impotente ma non (solo) sessualmente parlando, impotente nella vita. Un Fantozzi. Il classico tizio che nessuno si fila, di cui nessuno si ricorda il nome, che nel lavoro è solo sfruttato e umiliato, o che viene comandato a bacchetta dalla moglie ( quanti ce ne sono cari miei) in pratica uno SFIGATO. Giusto per rinforzare il concetto. E, per inciso, capitasse a me non starei certo lì a lagnarmi ma andrei dal mio avvocato, poi vediamo chi ride. Io sicuro.

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  5. Il motivo per cui questi gruppi hanno successo è che sono gruppi. Quello che ci scrivono non è diverso da quello che le donne si sentono dire per strada: quando i maschi sono in gruppo e lei è da sola. Non è una relazione, benvoluta o schifata qui non ha importanza, fra due persone: tutti si fanno seghe pensando a qualcuno, anche su foto rubacchiate, anche su persone delle quali sappiamo che non ci vogliono, ma non è cosa di cui ci si vanterebbe. Se non in un tale gruppo di maschi, dove la prescelta può essere messa pubblicamente a disposizione: fatevi anche voi, come me, una sega su di lei. Quella che è la mia debolezza diventi la nostra forza. In questione non è lei, quanto la dinamica di condivisione con i compari. Qualcuno ci vedrebbe anche la negazione di una propria omosessualità latente, fatto sta che il singolo non si sta fortificando in un contenzioso con lei, che è solo pretesto ed è persino ignara (e più è anonima e inconsapevole meglio è), ma nel legame coi compari. Infine, per chi cavilla con ridicole critiche a chi pubblica proprie foto, e pure citando Catullo, come se fosse un mero problema di linguaggio: non ci hai capito una mazza.

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  6. Solo una precisazione. Il circolo delle seghe è un gruppo gay in cui i membri si conoscono per poi chattare su skype. E’ un gruppo totalmente fuori luogo all’interno di questo articolo.

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    1. Se non hai capito chi gestisce questo sito è la solita feminazi misandrica, che opta per lo sterminio del genere maschile.

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  7. Mi spiace,ma penso che lei,signore,si stia sbagliando. Se vuole le spiego il mio punto di vista. Non mi faccio portavoce di tutto il genere femminile,ma le faccio capire.
    Se Giovanni, mio amico/conoscente,mentre si masturba pensa a me,a me importa poco. Certo,lo venissi a sapere non è che la cosa mi entusiasmerebbe,però lo accetterei,perché la sessualità è una cosa che non mi sento di giudicare,dato che è tutto ciò che (nella mia visione) di più naturale e privato possa esserci.
    Se però Giovanni condivide le mie foto con tanto di ‘bella porca come me la scoperei a sangue’ in un gruppo privato con altri suoi 10-15 amichetti,i quali a loro volta mi danno della meretrice (spero che la sua passione per l’antica Roma con questo termine sia appagata) in 120 modi diversi,mi scusi ma la cosa mi disgusterebbe,mi farebbe venire i brividi e mi provocherebbe non poco disagio (eufemismi questi,sia chiaro).
    E sinceramente dare alla parte che ‘bullizza’ il ruolo della ‘vittima’,è davvero squallido,ed è il principale motivo per cui in Italia
    (come in altri paesi,d’altronde) rimane sembra questa cultura di fondo del ‘se l’è andata a cercare’ ‘ ma i maschi non riescono a…’
    Questa sistema di pensiero deve smettere!
    Tutti,uomini e donne,sanno controllarsi se è una cosa che apprendono tramite l’educazione e l’ambiente che li circonda. Se ciò non succede,vuol dire che c’è qualcosa che non va,penso sia abbastanza chiaro.
    Pure con la storia dei ‘discorsi da gender’,sinceramente,può chiamarli come lei vuole,ma mi perdoni se preferisco che il mio corpo non sia visto come una serratura,uno svuotapalle,un pezzo di carne. E’ un qualcosa che non si chiama favore,quello che chiedo,ma diritto.
    Termino col dire che questa non è sessualità,questa, è rabbia repressa,è odio,è tutto quello che l’amore e il sesso non sono. E se lei nel tale che dice ‘che bella faccia da zoccoletta’ ci vede un ‘pover’uomo che cerca di esprimere la sua sessualità in questo mondo di bigotti’ mi dispiace ma fa parte del problema.

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  8. Se sei entrato in gruppi chiusi sarebbe opportuno oscurare anche le foto dei profili, oppure posti l’articolo solo dentro e con accesso diretto solo a quelli dei gruppi, ciao!

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  9. Penso che l’orrore che possono provare queste ragazze ad essere state oggetto di queste reazioni non è sapere che qualche ragazzo/uomo maturo si è masturbato guardando le loro fotografie (adesso che c’è fb possiamo venire a conoscenza, tempo fa sicuramente esistevano cose simili ma non lo sapevamo) ma che per caso potessero incrociare questi uomini. Il fatto di sentirsi osservata da qualcuno è una cosa molto inquietante.Lo è di più se a questi gli viene in mente andare a vedere di persona i soggetti (magari compagne di corso, di lavoro,ecc)
    Voglio dire, spaventa di più che questi soggetti possano spingersi aldilà dello spazio virtuale e passare ai fatti reali, anche solo pedinando le ragazze (dubito che sarebbero capaci di altro)

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  10. 1. Conta solo il bel faccino

    2. Sotto una determinata soglia estetica per le donne sei uno scarafaggio o un lombrico strisciante

    3. Le donne che scelgono un uomo non propriamente bello lo fanno solo perché non hanno altra scelta e dunque si ‘innamorano’ inconsciamente di qualcuno alla loro portata, sapendo già a priori che sarebbero scartate e persino derise dai fighi.

    5. Lo sguardo è la cosa più importante, lo sguardo da furbetto.

    6. Un brutto vero non scoperà mai se non con una cessa obesa, se è fortunato. Un brutto vero che scopa è necessariamente ricco.

    7. A parità di viso, un delinquente esercita maggiore fascino.

    8. L’alternativa per un brutto è andare a Cuba o in paesi ben disposti.

    9. Fobiasociale è un sito governato da amministratori nazisti, che bannano chiunque vada contro il loro ‘credo’ non c’è alcuna serietà, è solo uno squallido regime dittatoriale

    10.La bruttezza è un vero e proprio handicap.

    11.Per sopportare una vita da brutti ci vogliono le palle d’acciaio

    12.Un belloccio cucca anche se sta fermo e non dice una parola, sarà la donna stessa a mandargli segnali di interesse, anche palesi; un belloccio può davvero permettersi il lusso di starsene fermo in un angolo buio di un locale senza far nulla ed aspettare gli inevitabili segnali che se poi non recepisce è solo perché è un idiota patentato.

    13.Un belloccio catapultato nella situazione di un brutto si suiciderebbe con una fucilata al volto dopo 1 settimana

    14.Ho viaggiato in tutta Europa e sono state rifiutato da tutte, ma mai ho incontrato donne pretenziose come quelle nostrane

    15.Per scopare non basta essere in media, colpa delle elevatissime pretese delle donne italiane.

    16.Se hai scopato, non puoi essere un brutto vero

    17.Un brutto vero rimedia massimo 2 donne, due cesse obese, dopo 1000 tentativi

    18.La superbia e la pretenziosità delle signorine italiche è sconvolgente.

    19.Un belloccio sulla sedia rotelle sarà sempre preferito rispetto a un bruttino normale.

    20.ll taglio d’occhi è evidentemente fra le cose più importanti, insieme alla simmetria e all’armonia complessiva dei tratti del viso e del cranio

    21.Chi è brutto a 20 lo sarà inevitabilmente anche a 50 per via della struttura ossea del cranio che delinea i lineamenti delle parti dure del volto

    22.Le donne dividono il volto in due sezioni e giudicano la bellezza, la fertilità e la salute in base al taglio d’occhi e alla mascella.

    23.Lo sguardo naturale non si può cambiare, è estremamente vincolato alla struttura ossea del cranio

    24.Il saperci fare non esiste

    25:Le donne danno alla bellezza una grandissima importanza sin da bambine, ecco perché poi crescono e diventano sempre più pretenziose e superbe, sono letteralmente ossessionate dalla bellezza, specialmente dall’armonia del viso e rifiutano con disgusto chiunque non sia ‘armonico’

    26:gli insetti sono schifati perché sono brutti, tranne le farfalle che hanno un bell’aspetto

    27:farle ridere non serve a conquistarle, perché le donne scelgono il partner solo in base alle sembianze fisiche; se sei brutto e le fai ridere al massimo ti vedono come amichetto simpaticone ma non certo come potenziale partner

    28:un pò di ciccia o brufoli non ti rendono brutto. I lineamenti sono decisivi

    29:le donne sono l’incarnazione del demonio in terra

    30:Le cicatrici su un bel viso danno l’aria dell’uomo vissuto e coraggioso mentre sulla faccia di un brutto ti prendono per sfigato”

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    1. oh no, la solita lamentela vittimista del brutto. Accetta il fatto che le donne hanno dei gusti estetici legittimi sugli uomini come tu li hai sulle donne. Una donna ha il diritto di dirti di no perchè ti trova brutto fisicamente, e tu hai diritto di dire no a una donna che ti pare brutta

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      1. A questa devo rispondere per forza, Paolo, perché hai centrato in pieno il mio punto di vista. Prendendo come range la categoria più diffusa, quella delle persone “standard”, ossia né belle né brutte, io personalmente sono portata a scegliere (diciamo così) un uomo che trasmetta determinati segnali al mio corpo la prima volta che poso gli occhi su di lui. Oltre a ciò devo trovarlo “interessante” anche caratterialmente.
        Sulla pretenziosità e la superbia di CERTE signorine italiche do ragione a Johnny Red, ho sentito donne fare discorsi assurdi, da brivido. Le signorine “non mi merita” che lasciano i loro bravi compagni rei di non essersi accorti che si sono accorciate i capelli di mezzo millimetro e alla fine si ritrovano sole, dovrebbero fermarsi a riflettere che SE LO MERITANO.

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  11. Per prima cosa mi scuso per gli accenti sbagliati, ma sto usando una tastiera inglese.
    Il presupposto e’ che tutto cio’ che viene qui’ descritto e’ chiaramente disgustoso e assolutamente ingiustificabile, ignorante e volgare. Su questo non c’e’ nessun dubbio e nessun bisogno di discutere.

    La cosa che trovo pero’ chiaramente assurda di questo articolo e’ che le azioni (come gia’ detto, disgustose) di questi gruppi vengano in qualche modo legate all’essere uomini. Evitando di imbarcarci in discussioni tediose, si tratta di stronzate.

    L’uomo non ha nessun istinto presupposto di umiliare la donna.
    Nella mia infima testolina da diciannovenne risulta abbastanza palese come questo genere di avvenimenti non nacono da un istinto ancestrale, ma bensi’ da una cultura ignorante e sessista, ma che di per se’ non ha alcun legame col sesso maschile.
    Quello che intendo dire e’, se queste persone sono state cresciute in una cultura sessista e volgare e danno sfogo alla loro ignoranza in questo modo e’ certamente un problema, ma questo non significa che io, in quanto maschio, debba condividere la loro colpa.

    Mi pare palese che il semplice condividere l’anatomia genitale con questi individui non mi metta nella loro stessa categoria e non faccia si che io debba cambiare qualcosa nel mio comportamento, ancora meno sentirmi in colpa.

    Quindi, tornando ad un articolo che parla di un problema che, per quanto piccolo, non va sottovalutato, al posto di cercare di tirar fuori stupide morali sul “migliorarsi come uomini e smettere di umiliare le donne” finendo cosi’ ad altrettanto umiliare e mortificare quei poveri cristi che sempre ce l’hanno messa tutta per avere rispetto di qualsiasi cazzo di essere umano, ma che per il solo fatto di avere l’uccello devono sentirsi in colpa, perche’ altri che lo hanno fanno cose brutte.

    Appunto, non sto sminuendo il contenuto dell’articolo ne dicendo che non si dovrebbe parlare di questi argomenti, solo credo che far finire il discorso su “noi uomini” sia una generalizzazione troppo azzardata. “Ho visto un assassino che aveva i capelli, tu hai i capelli quindi devi essere un assassino” if you know what i mean.

    Scusate per l’iperbole e per il pippone, buona serata.

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    1. Non sei il primo che mi fa questa obiezione e anche se a me sembra scontato che sia come dici mi spiegherò meglio in un successivo post perché è giusto mettere i puntini sulle i. Tranquillo che sono perfettamente al corrente dell’esistenza di un sacco di maschi che sono bravissime persone. 🙂

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    2. 1. «qui’» è un errore che prescinde dalla tastiera inglese: non si scrive né con l’accento né con l’apostrofo. Si scrive «qui» e basta.
      2. idem per «ma bensì», o «ma» o «bensì» 🙂

      Questo detto, il punto che tu sollevi è vecchio epperò ampiamente dibattuto: in breve sì, le azioni di cui tu parli sono legate all’essere uomini, senza eccezione, perché è da uomini fare così. La cultura dello stupro e della sopraffazione è maschile.

      Tu, seppure ingenuamente, ti risenti perché ritieni di appartenere alla corrente «non tutti gli uomini» (NotAllMen o #notallmen, cerca il meme su un motore di ricerca qualsiasi). La questione è che, benché non tutti gli uomini siano sessisti, generalmente ogni donna è direttamente o potenzialmente vittima di sessismo. Ma dicendo «non tutti gli uomini» non fai parte della soluzione, fai parte del problema (anche se inconsciamente o indipendentemente dalla tua volontà, almeno fino a che non ti viene spiegato perché).

      Se tu puoi attraversare un quartiere malfamato la sera, ma anche meno malfamato, senza essere oggetto di allusioni o apprezzamenti sessuali è perché sei uomo; idem se puoi prendere l’ultimo treno della metro all’una di notte senza avere paura di essere assaltato da uno o più balordi su un vagone deserto. Non hai bisogno di recarti a un colloquio di lavoro vestito sempre in maniera formale come richiesto a una donna (quando non deve vestirsi come una squillo d’alto bordo, bien entendu).

      Nel momento in cui ci rendiamo conto di ciò, capiamo anche perché non esiste alcun Paese al mondo, neppure il più attivamente egualitario, in cui le donne abbiano almeno il 50% di incarichi di responsabilità e cariche elettive: perché la discriminazione sessista esiste anche nei sistemi più democratici, anche a livello inconscio, anche nell’interiorizzazione del maschilismo da parte delle donne che si sentono convinte che certe cose sono da uomini e loro non le sanno fare, che se fanno carriera non possono pensare a famiglia e figli (come se accudire i figli togliesse tempo alla carriera di un uomo e fare carriera togliesse tempo alla cura femminile dei figli, retaggio culturale di un tempo in cui era l’uomo il «breadwinner» e te lo dovevi tenere perché sennò tu non mangiavi e non avevi da dar da mangiare alla prole), e allora appare chiaro come la cultura dello stupro ben esemplificata da quel gruppetto duro e puro di sfigati trovi terreno fertile.

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      1. vestirsi in maniera formale per i colloqui di lavoro è consigliato sia a uomini e donne, poi dipende anche dal posto di lavoro: lavorare in un albergo cinque stelle richiede un certo abbigliamento che se lavori alla trattoria di tuo zio non è richiesto.
        Una donna se si veste in abiti succinti lo fa perchè vuole e va rispettata come chiunque altro.
        sul resto concordo nella sostanza: gruppi come quelli di cui si parla qui sono rape culture non centrano nulla con l’eros e il desiderio, lo stupro in generale non centra col desiderio sessuale

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        1. Lo stupro non c’entra neppure col sesso.
          Chiunque stupri una donna può permettersi un paio di volte l’anno del sesso a pagamento con una prostituta, se proprio sta così scannato da non riuscire ad avere un rapporto sessuale minimamente soddisfacente.
          La logica dello stupro è quella della punizione: si stupra una donna per vendicarsi della sua libertà, per placare l’amor proprio di essere stata da questa ignorati, per ritorsione verso la sua indipendenza sociale da una figura maschile, nelle società più arretrate per recare offesa alla famiglia o all’uomo che si presume «possieda» la donna stuprata (infatti lo stupro di guerra è un’arma assai diffusa specie nei conflitti interetnici per annullare e umiliare, tramite la donna, l’etnia altrui).
          Di base chi stupra rifiuta l’idea della prostituzione perché rivendica per diritto maschile quello che in un libero mercato deve pagare.

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  12. La sborrata è la sublimazione ultima dell’apprezzamento per il gentil sesso nella mia visione e se queste foto sono state spunto per ravvivare qualche vecchio membro grinzoso ben venga, se queste “donne” si sentono offese dai commenti 1) nessuno le ha obbligate a rendere pubbliche le foto 2) non hanno ancora capito il loro ruolo nella società

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    1. non hanno reso pubbliche quelle foto. Il ruolo della donna è essere rispettata e fare sesso ed essere sexy, erotica se e con chi vuole senza perdere il diritto ad avere rispetto. Idem per l’uomo

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  13. Un paio di commenti:

    1) Come PAOLO sono d’accordo che gran parte del pubblico maschile si sentirebbe onorato dal sapere che un gruppo di fanciulle si sgrilletta sulle loro foto. Questa è una dichiarazione di sessismo immotivata.

    2) C’è differenza tra foto pubblicata dalla persona stessa e foto rubata. Se pubblichi una foto online per far vedere le scarpe che ti sei comprata devi anche essere conscia che qualche feticista la userà per masturbarsi.

    3) Un sacco di ragazzi si masturbano pensando a ragazze che conoscono (e tante altre ragazze fanno lo stesso). Forse non è ammirevole, ma non ci vedo neanche nulla di male. Per le foto vale lo stesso.

    4) Gli insulti sono tutta un’altra questione. Quello è comportarsi da coglioni e su questo non ci piove.

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    1. Sai perché i maschietti si sentirebbero onorati sapendo che qualche fanciulla si “sgrilletta” guardando loro foto?
      Perché storicamente il genere maschile non conosce cosa vuol dire la parola “stupro” (e sottolineo che con questo non voglio dire che non esistano casi di uomini molestati da donne, ma semplicemente che sono in numero nettamente minore).
      Purtroppo il genere femminile è tristemente abituato a doversi difendere e ad avere paura di uomini che postano oscenità del genere…perché sono ben consapevoli di cosa potrebbero (non necessariamente, sto usando il condizionale) fare.
      Vorrei vedere voi, al posto nostro.
      Io scommetto che un po’ di paura ce l’avreste. Giusto un po’.

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      1. gli uomini hanno paura di essere violentati da altri uomini, non dalle donne, questo per evidenti ragioni fisiche. hai ragione

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        1. gli uomini hanno paura di essere violentati da altri uomini, non dalle donne, questo per evidenti ragioni fisiche. hai ragione

          Non è esatto. Gli uomini hanno paura di trovarsi in una situazione sessuale della quale non abbiano il controllo o della quale siano il terminale passivo.

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      2. E.I., penso ci siano un paio di fraintendimenti:

        1) Penso uomini e donne siano molto diversi sia fisicamente che culturalmente. Quindi fare un ragionamento del tipo “se fosse un uomo a subire la cosa x subita da una donna” non ha quasi mai senso. (questo non significa che uomini e donne debbano avere diritti diversi, solo che sono diversi).

        2) Questo ragionamento sul fatto che se uno si masturba su una tua foto ti fa paura per un possibile stupro è come dire che gli arabi mi fanno paura perché potrebbero esplodermi affianco. Il problema in questo caso è tuo che sei abituata a non pensare che un uomo può vivere la sua sessualità in modo molto pacato. Magari masturbandosi pensando a chissà cosa e poi senza voler fare male a una mosca. Quello che hai espresso è un pregiudizio.

        3) Ti do comunque ragione sul fatto che il mondo sia molto più rischioso per una donna e quindi, per non rischiare, si cerca di evitare persone che potrebbero rivelarsi ostili. Su questo ti do pienamente ragione. Ed è per questo che cerchiamo di diffondere i problemi della violenza sulle donne senza però scadere nella paranoia, come invece fa varie volte questo articolo.

        4) Servirebbe chiarire al pubblico (tanto maschile quanto femminile) che la masturbazione non è sesso mancato, ma un atto a sè. Un po’ come i videogiochi che sono un mondo e non un surrogato del nostro mondo. A me piace fare esplodere vecchiette nei videogiochi perché NON sono persone. Perché siamo in un videogioco e non nella realtà.

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  14. Scusa, potresti dirmi dove hai trovato la foto che fa da copertina all’articolo? È una persona che conosco e vorrei segnalare la foto ma non riesco a trovare su Facebook l’utente che l’ha pubblicata.

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  15. …un pomeriggio intero a commentare un articolo che sinceramente non dice niente di nuovo (mi sembra dello stesso livello di quando ai telegiornali dicono “chiuso il cocoricò per spaccio”…assurdo, nessuno aveva mai saputo girasse droga lì)…un pomeriggio intero… Non avete niente di meglio da fare? Non dico “non dovete lavorare?” altrimenti scateno quelli che cominciano a parlare di “crisi, non c’è lavoro…”…ma, un pomeriggio intero a commentare un articolo…per favore

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  16. Mah, io dirò cose scomode, ma penso che di sta gente ce ne sia da una parte come dall’altra. Anche molte femminicazzare hanno fatto le loro campagne sulla masturbazione liberatorie, a cosa serve un uomo quando hai un fallo di gomma? Forse gli uomini sono i più patetici, perché anche quando vorrebbero riaffermare la propria superiorità dimostrano di non poter fare a meno di una donna. Poi parliamoci chiaro: è la dimensione collettiva che rende questa cosa raccapricciante, perché le fantasie sessuali esistono e sono assolutamente sane e normali, con o senza foto…

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  17. Un gruppo di sfigati che si fan le seghe su fb con le foto chiamato “stupro”. Non a caso il blog si chiama “il maschio beta”, che altro non è che l’altro lato della medaglia della sporcizia maschile: l’uomo che cerca di coercizione psicologica manipolativa tipica del ‘femminismo maschile’, ossia “guarda donna come difendo il tuo onore, vieni qui a succhiarmelo come ricompensa perfavore sono 30 anni che non vedo una figa”.
    Se facessimo la raccolta differenziata della spazzatura umana, questi due gruppi di uomini condividerebbero lo stesso bidone in quando siete fondamentalmente la stessa cosa, solo che voi vi nascondete dietro una falsa pretesa politica e loro dietro gruppi anonimi di facebook. Ma geneticamente siete l’equivalente del liquido che esce dai sacchi neri.

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    1. Il maschio beta in realtà non esiste, non so se hai colto lo spirito. Il problema non è la masturbazione ma avere condiviso foto senza il loro permesso, si può discutere se chiamarlo stupro, ma era riferito a quello, non al masturbarsi, perchè non leggere, prima di postare risentiti. Più che altro la cultura dello stupro, disprezzare una donna, non tutti, ma comunque senza dissensi o richiami da parte di chi non è d’accordo, per ridurla ad un'”oggetto atto allo svuotamento delle palle”.
      La dice lunga però l’idea che dietro la difesa di una donna ci sia a prescindere un secondo fine stile “white knight” e dici che in fondo sono sostanzialmente la stessa cosa. Come reazione istintiva hai ignorato un aggravante in un gruppo e aggiunto arbitrariamente un secondo fine all’altro.
      Forse mi sbaglio, mi puoi sfanculare, ma io sono consapevole che tutti abbiamo bias e siamo influenzabili, se mi si dà uno spunto di riflessione mi fa piacere e questa era la mia intenzione.

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  18. Qui stiamo trascendendo l’inverosimile. Certi idioti, che non hanno la benché minima idea di quello che fanno (per lo più ragazzini in piena tempesta ormonale), commentano indiscriminatamente una foto e noi ci scandalizziamo?? Il problema é il loro, non della persona nella foto. Oltretutto il titolo di questo blog é altrettanto osceno. La parola “stupro” é abusata, il contesto di infima rilevanza, le argomentazioni degne di elugubrazioni mentali di Freud. Volete vedere il marcio ovunque. Certa gente ha gli occhi foderati di bigottismo provinciale d’altri tempi. Ma datevi una calmata, moralisti dei miei stivali. Nessuno dichiara legittimi e dignitosi certi atteggiamenti di ragazzi maleducati e irrispettosi, ma da qui a dire che si tratta di “stupro digitale” ci passa un oceano. Questo sensazionalismo a tutto spiano é fuori misura e snaturato. Frutto di populismo.
    Per fare un’analisi seria, la questione che ci si dovrebbe porre invece, é perché questi ragazzi si ritrovano a dover commentare foto in quella maniera, invece di socializzare con ragazze vere? C’é un disagio di fondo dietro a questi fenomeni. La società di oggi non offre più opportunità per avvicinare ragazzi e ragazze; il mondo digitale diventa un rifugio mediatico dove sfogare desideri repressi e frustrazioni nel peggiore dei modi. L’atteggiamento arrogante di pretendere il diritto al sesso di cui si parla nell’articolo, é una distorsione della realtà. Dagli esempi riportati si percepisce un senso di frustrazione e incapacità a relazionarsi con le persone nel mondo reale. Detto ciò, Commentare una foto resa pubblica in maniera offensiva può essere dannono. ma masturbarsi non ha mai fatto del male a nessuno. No mischiamo l’acido con l’acqua per favore.

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  19. ciao, scusate , ma avete perso di vista la cosa fondamentale… qui si tratta di prendere una foto di UNA PERSONA CHE SI CONOSCE (non una foto di Valentina Nappi, per intenderci) e metterla a disposizione di altri. Cioè un amico prende una semplice foto dal profilo di una che non gliela da e dice: ohhhh me la scoperei. Le foto sono di dubbia moralità? mmmh non mi pare. Non mi sembra sia scritto nella didascalia: “call me, honey! Sono qui per soddisfarti!” . Qui c’è la voglia di fare branco, e non sto parlando di Branco l’astrologo. Qui c’è una voglia di condividere una donna nell’atto sessuale. Quanti uomini condividerebbero la propria donna? Quali uomini lo farebbero? Chi ha l’istinto di stuprare? Il fenomeno social ha avvicinato tantissime persone, ma in realtà solo virtualmente. Provate ad immaginare un ritrovo di persone VERO, con persone VERE che dicono quelle stesse parole, ma se lo dicono in faccia, scambiandosi fotografie come figurine.. Provate a immaginare che tutto ciò avviene poi non con una fotografia, ma con una donna VERA (stupida? intelligente? non credo interessi) . Ecco, c’è abominio. I social sdoganano la parola e non l’azione. Ma le parole sono pensate, dette e scritte. Da qui a farle è un attimo….
    cosa pensate dell’incitamento e dell’autoconvincimento? ci potrebbe essere l’atteggiamento di “posso farcela a far(mela)” ? Ai posteri l’ardua sentenza. E spero (ma non credo) non ci siano vittime.
    W il turpiloquio, ma non l’istigazione alla violenza… che non mi pare sia un elemento citato da Catullo.

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  20. Ciao E.
    Sto svolgendo una ricerca comportamentale proprio su uno di questi gruppi. Se ti interessa fai un contatto falso, ti indicherò il gruppo a cui iscriverti e noterai che purtroppo non si tratta solo di ragazze.

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  21. Non penso proprio che pubblicare o condividere foto di questo tipo e pronunciarsi con commenti osceni sia un modo di esternare la propria eterosessualità. Merito e demerito delle reti sociali : grandi strumenti di democrazia, certo, ma spesso, purtroppo, bieco strumento del voyeurismo più becero.

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  22. A mio parere si critica troppo questo fenomeno. Sicuramente certi atteggiamenti, ad esempio “umiliamole”, sono al limite dell’essere umano. Tuttavia un apprezzamento maschile verso il genere femminile non mi risulta per nulla strano e molto spesso è apprezzato dalle ragazze in questione che vestono appositamente in maniera provocante, per sentirsi desiderate (specie in età adolescenziale).
    Ora io non sto dicendo che sia giusto ciò che fanno, ma semplicemente non è da criticare completamente, basterebbe un insegnamento più adeguato da parte di genitori e insegnanti.
    Cercare di bloccare questo fenomeno sarebbe impossibile con denunce o privazioni (ad esempio segnalando le pagine in questione sarebbe inutile, poichè potrebbero creare gruppi whatsapp o altre pagine), come ho già detto basterebbe insegnare dei principi fondamentali fra cui la sacralità dell’essere umano/vita umana.

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    1. le ragazze anche adolescenti si vestono in maniera succinta o meno, perchè così vogliono, così piace a loro e vanno rispettate

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  23. Certamente vi sono comportamenti aberranti come questi, e non riesco a giudicarli diversamente. Il motivo essenziale è che se una persona si lascia fotografare in un certo modo essa deve essere trattata per lo spirito della foto. Non oggettificata in questo modo, e su questo non vi è il minimo dubbio ed è un problema di cultura dominante. Quindi “cultura” patriarcale maschilista.
    Vorrei però anche aggiungere che sarebbe giusto dare alle cose il loro nome ed in questo l’articolo non è esente da pecche. Chiamare questa cosa “stupro virtuale” è una offesa all’intelligenza di chi legge. Se è vero che è una certa “cultura” negativa a generale la possibilità di violenza sulle donne, pure va riconosciuto che esistono gradi diversi di gravità. Ed è bene chiamare le cose con il loro nome; certamente questa è una violenza psicologica. E altrettanto chiaramente non uno stupro. Ricordiamo anche, per favore, di evitare le generalizzazioni: la maggioranza degli uomini non è ovviamente così. Grazie dell’attenzione.

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  24. Queste persone, non utilizzano le foto in solitaria masturbazione, le postano in un social per la pubblica lapidazione e masturbazione! Io ad esempio ho la privacy impostata a “solo Amici” nella maggior parte delle mie foto. Se uno dei miei contatti dovesse salvare una di queste foto e postarla in un’altra pagina, sarebbe un tradimento, una mancanza di rispetto e privacy, anche se si trattasse di un blog di cucina. Qui però si va ben oltre, il furto di foto è ancora uno dei mali minori rispetto all’incitamento alla violenza ed odio verso la donna, che trapela dai commenti! Inutile scandalizzarsi per i casi di femminicidio, di violenza, di imparità di diritti.. o per donne che indossano il Burqa, se poi si tollera il diffondersi di questi gruppi, che creano Branchi di frustrati sessuali, pronti ad esplodere in tutta la loro decadenza anche nella vita reale, forti del fatto di non essere soli.

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  25. Negli Stati Uniti, California, un famosissimo festival internazionale come il Tribal Fest è finito esattamente per questo motivo. Facebook dovrebbe avere più controllo sui contenuti che vi vengono caricati.

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  26. Carissimo Primo che passa (nickname che già denota l’atteggiamento passivo-aggressivo del tipo “io sono una persona come tante”)
    A me le persone come quelle indicate in questi gruppi fanno pena e schifo e…
    Sì, io mi sento (e sono) superiore almeno sotto questo aspetto a chi si fa le seghe sulle foto delle amiche o di donne in generale, soprattutto se lo fa col chiaro intento di sentirsi “superiore” (seghe in vita mia me ne sono fatte tante e me ne faccio tutt’ora, perché vivaddio ho ancora una libido sana, ma non ne faccio una mia dimostrazione di virilità e superiorità peraltro con una perfetta sconosciuta).

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  27. Sono una femmina e quello che sto per dire forse farà storcere il naso ai più. La sottrazione di immagini da un profilo è cosa che viola la privacy e non ci piove. Ma onestamente se un mio contatto X si masturba sulle mie foto di Natale con il cerchietto da alce io non posso prevederlo e neppure mi turba. Non mi turba l’idea che qualcuno guardandomi per strada possa immaginarmi nuda e mettermi in posizioni che Zlata spostati. Lo trovo del tutto normale e naturale. Io stessa ho immaginato uomini che conosco per soddisfare i miei piaceri. Masturbarsi è bello, educativo e normale. E l’oggettificazione momentanea di un uomo o una donna non è certo il male del secolo. Purché sia momentanea. Purché si conosca la differenza tra il piacere del momento (mi domando quanti uomini abbiano chiesto scusa alle pulzelle di penthouse o le ore) e il rispetto della persona in quanto tale sia essa uomo o donna. E questo lo si può fare solo con un’accurata educazione all’affettività che non può partire da altro luogo se non la famiglia di origine. Se produci un troglodita insicuro, che deve umiliare il suo prossimo purché percepito più debole (di solito queste menti disabitate se la prendono con chiunque risulti più debole alla loro percezione, quindi non solo le donne), l’errore è tuo e sarà la società intera a pagarlo.

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  28. Ciao a tutti, ho letto l’articolo, e mai sembra molto interessante. Non lo sapevo, grazie per la segnalazione.
    Ho inoltre letto i commenti….ognuno dalla sua prospettiva, e ci sta…ma vi lascio una domanda: Perché stiamo confondendo la bellezza con l’eccitamento sessuale?

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    1. se ti ecciti sessualmente per qualcuno vuol dire che lo trovi bello almeno fisicamente e va accettato che certi uomini e certe donne sono più belli di altri (questo non impedisce ai brutti e alle brutte di essere attraenti per qualcuno).

      aggiungo che i tristi ominicchi che commentano in questi gruppi non hanno nulla di “virile”

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  29. Ma che stracazzo di articolo è? Un offesa alle vittime di stupri reali!, una fa le foto con le tette all’ aria uno ci si masturba sopra, naturale. Non è mai stato delitto ne di per se ne per legge. Che scandalo è?

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    1. Tette all’aria? Io non le ho viste… strano, sui siti porno leggo commenti meno umilianti nei confronti delle protagoniste delle varie “scene”. Come mai semplici ragazze scatenano questi commenti da pervertiti? Non è violenza anche prendere una foto e insultare, umiliare e diffamare una persona? Propenderei per una class action e un cospicuo risarcimento alle vittime… chissà che il portafoglio canti più delle leggi.

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      1. Si, è violenza. Solo che perfino l’immagine di violenza che siamo abituati a immaginare sono altre. E questo è anche una costruzione culturale, purtroppo per noi sappiamo bene che è l’inizio di qualcos’altro.

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    2. Lo dico senza troppe remore (e anche con un certo snobismo): ormai agogno solamente lo shutdown totale di social come Facebook. Anche solo per sapere che la merda sottesa del mondo non lasci segno sul web, che già dobbiamo sorbircela nella realtà. Dover essere costretti a iscriversi perché se no non puoi gestire i contatti (perfino dell’università!) e dover soffrire miserie umane come queste. Questi zotici al 90% sono degli ingenuotti che commentano la foto pensando non comporti alcuna conseguenza, perché la loro debole, sfibrata mente non arriva a pensare che la foto della cugina o della fidanzata del collega potrebbero fare il giro del web, anche in un gruppo “segreto”.
      Queste cose accadono e accadranno sempre (basta vedere le argomentazioni di certi commentatori sopra), almeno prima non superavano la distanza di un tavolino d’osteria. Umberto Eco aveva ragione.

      Veramente, auguro l’implosione dei social tutti, dato che Zuckie & Co non hanno né avranno mai alcun interesse a limitare il volume di dati generato.

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  30. No..non capisco,non condivido.
    Se questi poveretti sentono il bisogno di scrivere oscenità accanto a una mia foto in dolcevita e occhiali, non mi sento umiliata. Mi fanno pena, proprio nel senso di pietà.
    Certo, sono furiosa per il fatto che si prendano mie foto senza permesso postandole a destra e a manca, ma non umiliata.
    E di certo non necessito cavalieri che si indignino per questa mia presunta umiliazione.
    Capisco invece quelli che si vergognano per loro, viene anche a me da vergognarmi per loro.

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  31. Grazie per l’ospitalità e per il pezzo, ma inutile commentare se poi si finisce in moderazione e nessuno ti si fila, ciao

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      1. Ti rimando quello che avevo postato ieri pomeriggio (e che dovresti trovare appeso da qualche parte) tolte, anzi sostituite, tre ultime inutili righe.

        Il motivo per cui questi gruppi hanno successo è che sono gruppi. Quello che ci scrivono non è diverso da quello che le donne si sentono dire per strada: quando i maschi sono in gruppo e lei è da sola. Non è una relazione, benvoluta o schifata qui non ha importanza, fra due persone: tutti si fanno seghe pensando a qualcuno, anche su foto rubacchiate, anche su persone delle quali sappiamo che non ci vogliono, ma non è cosa di cui ci si vanterebbe. Se non in un tale gruppo di maschi, dove la prescelta può essere messa pubblicamente a disposizione: fatevi anche voi, come me, una sega su di lei. Quella che è la mia debolezza diventi la nostra forza. In questione non è lei, quanto la dinamica di condivisione con i compari. Qualcuno ci vedrebbe anche la negazione di una propria omosessualità latente, fatto sta che il singolo non si sta fortificando in un contenzioso con lei, che è solo pretesto ed è persino ignara (e più è anonima e inconsapevole meglio è), ma nel legame coi compari. Risibile infine che ogni volta il fulcro dei ragionamenti si debba spostare sull’oggetto e non sul soggetto: uno fa un post su branchi di maschi pure adulti che si pippano scambiandosi le figurine e il problema sono le femmine, ma di che stiamo a parlare.

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        1. Anch’io penso l’accento sia posto troppo sulle donne “umiliate e vittime” di questi tizi.
          Le donne in questione non sono secondo me né umiliate né vittime né bisognose di difensori.
          Non hanno nessuna ragione di provare senso di vergogna o umiliazione. Pensare che lo trovino vuol dire vittimizzarle e,di conseguenza, sminuirle.
          Io non mi sento umiliata se mi dicono cose simili per strada: infastidita e irritata magari, più spesso anzi gli rido in faccia, in ogni caso certo non mi faccio svilire.
          Ho il senso di me stessa e la cosa non mi tocca.
          Se le tali ragazze si sentono umiliate, hanno evidentemente poco senso di sé e hanno interiorizzato bene il modello patriarcale – o ,più probabilmente, sono delle ragazzine ed è normale.
          Il vero problema è quello che questi tizi hanno con sé stessi.
          Le ragazze delle foto sono pretesti, oggetti, simboli nel teatrino che i suddetti uomini recitano a loro uso e consumo.

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    1. le foto di questi ragazzi vengono commentate con lo stesso odio che tocca alle ragazze o sono solo normali commenti “desideranti” tipo “che bello, me lo scoperei”?

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  32. C’è una cosa che non capisco: ricordo un mio conoscente del periodo delle superiori -anni 80, niente internet, porno in VHS ancora da venire, qualche giornaletto in edicola ma andando in un altro paese a comperarlo per evitare figuracce.
    Questo ogni mattina guardava le ragazze della sua classe, o di altre classi (ragioneria, ce n’erano tante) per decidere con quale sia sarebbe masturbato nel pomeriggio.
    Lui era contento di stare in una scuola con tante ragazze, ogni giorno si masturbava con (l’ immagine di) una ragazza nuova.
    I commenti scritti nell’ articolo lui se li ripassava tutti i pomeriggi, poi sicuramente li ripeteva con gli amici.
    Allora, in cosa consiste il problema adesso?
    Nel fatto la disponibilità di foto permette di masturbarsi su immagini di ragazze della porta accanto anche a chi ha scarsa memoria visiva?
    Nel fatto che la condivisione di pensieri sporchi avviene su un social, e allora riescono a leggerli anche persone a cui non sarebbero dedicati?
    Io non capisco dove stia un problema diverso, o maggiore, rispetto alle pippe dei decenni passati.

    Giusto una cosa mi turba, quel bimbominchia che espone alla pippa collettiva la foto della sua scopamica. Non capisco: io, da giovane, avessi avuto una pulzella che mi offriva sesso senza corollari emotivi me la sarei tenuta cara, altro che parlarne male di fronte agli altri.

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    1. una cosa forse non è chiara: il tuo amico degli anni ’80 immaginava di “buttare le ragazze nel cassonetto”? Immaginava di stuprarle e umiliarle? Perchè è di questo che si sta parlando. Eccitarsi è normale, masturbarsi è normale, ma a me non verrebbe mai in mente di disprezzare o odiare una ragazza che mi piace fisicamente e mi eccita (neanche una che non mi eccita ma vabbè). Anche le ragazze si maturbano pensando ai bei ragazzi ma non credo che li disprezzino

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  33. Mi sono letto l’articolo, mi sono letto molti dei commenti ed ancora mi chiedo quale possa essere l’età media di certuni. A parte le vaccate sui maschi alfa e beta o qualsivoglia. Cosa c’entra il maschio alfa con 4 lombrichi?
    Ora, tornando al discorso età media. Credo che sia moto bassa per il semplice fatto che certe cose avvengono da sempre, solo non erano pubblicizzate. Spiego meglio, i nostri nonni o genitori, dipende l’età, si chiudevano in bagno con le riviste di intimo, per dirne una, tutti i giornali sexy alla playboy, penthouse o chichessia, non sempre foto di nudi, l’immaginazione è padrona. Non sto giustificando l’accaduto, sia ben chiaro, ma bensì non comprendo lo scandalo della “scoperta”. Uomini e donne si procurano piacere da soli da sempre, il fatto è che non se ne parla pubblicamente, chi più e chi meno. L’umiliazione di cui si parla non esiste ed è per me inconcepibile, una donna dovrebbe sentirsi umiliata e distrutta perché dei lombrichi si masturbano davanti alle sue foto? Anziché sentirsi umiliata, avvicina la persona che ha preso le foto ed umilia quella, schiacciagli le palle con il tacco e vedi la soddisfazione.
    Abbattersi per questo è sbagliato, bullismo, femminismo, maschilismo e qualsiasi altra cosa, esistono da sempre, esisteranno sempre. Ormai ci si scandalizza per tutto, “il ragazzino è stato picchiato a scuola”, bullismo… Il “ci vediamo all’uscita” è forma comune da non so manco quanto tempo… Qui è lo stesso, i commenti volgari per strada, o per le attrici in tv, per le donne nelle pubblicità delle riviste o degli articoli. Questa è storia di sempre… Ci scandalizziamo perché lo fanno con persone più vicine? Questo è lo scandalo? Insomma, siamo dei fottuti bigotti e struzzi… O la cosa la si contrasta sempre e comunque o è davvero ridicolo scandalizzarci per la punta dell’iceberg.
    Il fatto che internet, o programmi tipo facebook, instagram, e tutto ciò cje è simie, per non parlare dell’avvento degli smartphone, abbia incrementato a dismisura il tutto, fa parte del “gioco”. Personalmente schifo facebook, schifo instagram e tutto il resto, e dire che a 35 anni sono proprio della generazione che ha visto lo sviluppo per intero, ed essendo un informatico per professione dovrei esserne attratto, ma non è così. Leggo di gente che piange per la privacy, di gente che si sente spiata, di gente che è ossessionata di avere informazioni rubate tramite internet in generale, gente che trova l'”amore” tramite facebook o app del ca***, come se fossero l’invenzione del secolo (gli speed date, organizzazioni per gli incontri o simili esistono da una vita…). I ragazzini non staccano il naso dal cellulare e difficilmente interagiscono fra di loro, ma lo fanno dietro uno schermo, facendosi forti di quella protezione, davanti poi sono, appunto, dei lombrichi…

    Purtroppo, con l’evoluzione, arrivano anche gli effetti collaterali, e questo è uno di quelli, ma da qui a scandalizzarsi ce ne vuole. Ripeto, certa gente non sa fare nulla se non in branco, sono per lo più persone con bassa autostima che cercano una qualsiasi maniera per farsi apprezzare, io li chiamo “morti di fama”. E tengo a sottolineare che si tratta sia di uomini che di donne, solo che l’uomo è più stupido e plateale su questo punto di vista, un pavone, e quindi le cose saltano all’occhio più facilmente.

    Facendo un esempio sulle foto pubblicate, perché diamine debbo farmi fare una foto mentre sto provando delle scarpe e sono piegato tipo startac? Perché cazzo debbo farmi dei “selfie” (odio questo termine) in pose provocanti o ammiccanti ogni 3 secondi e pubblicarle sempre e comunque? Perché debbo farmi fare foto mentre faccio la femme fatale e pubblicarle? Il tutto perché dobbiamo apparire, dobbiamo mostrare e vogliamo che gli altri dicano “sei bellissima/o” , “sei davvero figa/o” etc etc. La maggior parte lo fa per farsi guardare, in un mondo come internet è dannatamente ovvio che la percentuale di beccare il “pervertito” è maggiore che nella semplice vita reale. Che poi questo si annidi vicino, dato l’elevato numero di contatti, è anche qui fortemente verosimile. Nella vita odierna, fino a 15,20 anni fa e forse anche meno, si aveva a che fare con una cerchia di 20,30,40 persone su per giu’, oggi, lo vedo con le mie nipoti, 150,200 amici… Volete dire che sono tutti amici stretti, di cui vi fidate? Non prendiamoci per il culo, ed in questa situazione sono la maggior parte degli utenti di facebook. Ex compagni, ex colleghi, ex fidanzati e chi più ne ha più ne metta, gente che di stretto non ha assolutamente nulla…

    Inoltre, e qui concludo il poema, il materiale pubblicato è di proprietà di facebook, leggetevi il regolamento se questo vi fosse sfuggito. Nello stesso momento in cui cliccate registra, non siete più proprietari di ciò che farete in quella pagina… Moltissima gente non lo vuole capire.
    Di contro facebook ha dei regolamenti abbastanza rigidi su determinati argomenti, e questo è uno di quelli, quindi segnalando tali gruppi saranno costretti a prendere provvedimenti al riguardo, intendo svariate segnalazioni da diversi utenti.
    Per le donne in quelle foto, ripeto il mio consiglio, non c’è motivo di sentirsi umiliate, ma bensì giocate d’astuzia e se necessario insegnate una bella lezione a tali lombrichi 😉

    Ci sarebbe da scrivere ancora molto, ma ho già rotto abbastanza e MI sono rotto abbastanza 😛
    Sinceramente, Enrico

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    1. una persona ha tutto il diritto di fasi i selfie in pose ammiccanti o meno e pubblicarle e non va giudicata, va giudicato chi diffonde senza consenso quella immagine urbi et orbi.
      è vero che i nostri nonni si masturbavano sulle modelle di intimo e va benissimo ma immaginavano anche cose come “la butto nel cassonetto, brutta troia”? io ne dubito. Masturbarsi sulla foto di una bella donna o di un bell’uomo è cosa normale e anche sana; disprezzare e umiliare quella bella donna o bell’uomo non lo è

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      1. Ancora con questa storia che non si può criticare? Io invece critico fortemente chi si fa i selfie, poi certo che pososno farli, mica posso impedirglielo, ma io sono libero di criticare, e non solo io:

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  34. Una piccola aggiunta, ripeto e sottolineo che non sono a favore di tali gruppi e non voglio ne difenderli ne giustificarli.
    Una cosa tengo a sottolineare, ci scandalizziamo quando la donna viene mercificata, usata come oggetto, però ci dimentichiamo quando è la donna stessa a farlo… Il primo caso scandalizza, il secondo viene evidenziato con un “il corpo è suo e fa ciò che vuole”…

    L’avvento di smartphone e tecnologie affini ha portato alla luce cose come le ragazzine che si fanno riprendere in situazioni da xxx per soldi o semplici ricariche al cellulare, idioti che riprendono la scazzattotata e la pubblicano, video sessuali privati a portata di mano, ragazze che fanno la qualsiasi su internet per soldi in cam… Tutto ciò non scandalizza? Magari fermarsi a ragionare e dare un limite a ciò che si fa? Magari evitare di dare in mano a ragazzini cellulari da 3/700 euro? Magari tornare a dare un paio di sberle educative? Magari smettere di pensare che internet sia il cassetto di casa dove venivano riposte le foto? Magari riflettere per due minuti prima di cliccare quei dannati tasti?

    Magari… Magari sono solo parole al vento, tempo 1,2 mesi tutti si scorderanno dell’accaduto, come è sempre stato ed arriverà il nuovo argomento di moda o lo “scandalo” del momento… Questo è il world wide web

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    1. esatto, il corpo è suo e fa quello che vuole, una donna ma anche un uomo ha tutto il diritto di farsi foto sexy e pubblicarle, è cosa legittima e giusta, chi critica è bigotto. E poi le foto di cui parliamo qui non hanno nulla di sexy o erotico, sono foto normali di ragazze carine, vogliamo incolparle perchè hanno un bell’aspetto e non si mettono il burka?

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      1. “Chi critica è bigotto”. Non sono d’accordo. Stando a questo criterio qualsiasi critica verso qualunque azioni che si è “liberi” di fare può essere accusata di bigotteria. Ormai vi siete imparati questo termine a memoria per etichettare chi non la pensa come voi. Vuoi farti 1000 selfie al giorno mezzanuda? Falli, ma io sono libero di criticarti

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      2. Ma hai letto l articolo????? Le ragazze sono carine indubbiamente. Le foto vengono messe su pagine xxx a loro insaputa. Foto normalissime. Il problema non sono i commenti lascivi, ma tutto ciò che può conseguirne.

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  35. Mi è piaciuto molto il tuo articolo, e allo stesso tempo ora mi sento davvero impaurita. Spero davvero di non aver mai incontrato nessuno di questi uomini, nemmeno mentre giravo per strada con un pantaloncino corto e trentacinque gradi di calura opprimente, ma sappiamo tutti che è una speranza vana. Spesso gli uomini sono convinti che le parole “parità di genere” siano solo a vantaggio femminile, ma più leggo e più mi convinco che il vantaggio è degli uomini quanto delle donne. E se vivessimo in un mondo dove essere maschio significa anche provare emozioni e saperle verbalizzare? Saper conoscere una persona senza i paraocchi degli stereotipi di genere? Ho visto persone rovinarsi perché dovevano essere dei Veri Uomini, o delle Brave Mogli, o delle Brave Figlie (e consiglio la lettura di: Cronache di una morte annunciata, ricordando che le storie sono più potenti della morale). Mi auguro che in un futuro prossimo ci possa essere, a partire dalle scuole ma non solo, una degna educazione sessuale e alla parità, e faccio così mostra di un ottimismo che francamente non possiedo.

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  36. Vediamo se cogliete la differenza. Occhio eh, è sottile.

    “Che bel ragazzo, caspita! Mi piacerebbe uscirci insieme.”

    “Che pezzo di manzo, guarda che faccia da leccapassera. Scommetto che gli piacerebbe se gli stringessi l’uccello fino a fargli venire la cappella viola e gli allargassi l’uretra col mignolo, facendolo urlare fino a svenire. Poi giù in un cassonetto pubblico, così che tutti vedano quanto ha goduto, il porco.”

    Fatto? Tranquilli, a volte ci vuole qualche minuto per distinguere le sfumature.
    Poi giustamente mi chiedeva qualcuno “Ma se le foto fossero state di bambini, allora ci sarebbe ancora spazio per il dibattito?”
    E ho risposto “No, perché i pedofili non sono uomini. Perdono il loro diritto di genere e non sono più uno specchio su cui gli altri uomini potrebbero rischiare di riflettersi.”

    Quando leggo i paladini del diritto alla masturbazione ( che non nego, ma forse vi sfugge che qua non è di quella che stiamo parlando ) mi sento quasi più scoraggiata che leggendo i commenti sotto le foto di queste ragazze. #NOTALLMEN, giusto?

    Perché vi sentite presi in causa, quando tecnicamente non avete partecipato a questi gruppi e quindi potreste benissimo condannare un comportamento OGGETTIVAMENTE scorretto ( nonché disgustoso e, vi assicuro, che ha ben poco a che fare con il sesso in quanto espressione naturale di piacere, vi rimando all’esempio sopra )?

    Dato che mi piace creare scenari, ne scrivo un altro, forse vi chiarirà un po’ perché il #notallmen sia un concetto dannoso e sbagliato. Proviamoci insieme.

    Un ladro ruba un diamante da una collezione privata. Dovendo sfuggire alle forze dell’ordine, si infila in una sala da biliardo dove ci sono diverse persone. Alcuni bevono moderatamente, altri scommettono tra di loro sui risultati di una partita, qualcuno si fa uno spinello, quattro persone giocano a poker ad un tavolo e una decina sta ascoltando il notiziario su un furto di diamante in TV. Il ladro si unisce a quelli che guardano e si amalgama nel gruppo.

    La polizia arriva in massa nel locale. Immediatamente quelli che fumavano spinelli spengono tutto e saltano in piedi, i giocatori di poker mettono di lato le loro vincite, tutti si innervosiscono un po’ perché volevano solo passare la serata in santa pace. Quelli che stavano facendo qualcosa di irregolare ma non troppo, immediatamente si mettono a dire che non stavano facendo niente di male. Che la polizia è venduta. Schiavi dei padroni! Perché rompete le palle alla gente per bene e non andate ad arrestare i veri criminali? EH? In una reazione a catena, piano piano, tutti cominciano a fare coro contro la polizia. Pure il ladro, forte di essere nel mezzo del gruppo e non visibile ai suoi inseguitori.

    Mentre tutti sono distratti a urlare, il ladro approfitta della caciara e esce dalla porta sul retro, senza che nessuno ci faccia particolarmente caso.

    Fine.

    Sono tutti colpevoli di aver rubato il diamante? No. Certo che no. Però non avete l’impressione che se qualcuno di quelli si fosse preso un attimo la briga di capire le motivazioni della polizia e si fosse guardato attorno, il finale sarebbe stato molto diverso?

    #NotAllMen comunque. Bravi, applausi. Siete degli eroi.

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  37. Non sapevo dell’esistenza di questi gruppi. Attraverso la search di Facebook http://search.fb.com/ ne ho cercati e segnalati un po’. Poi Facebook mi ha impedito di segnalarne altri perché stavo facendo spam. Vogliamo una Rete più pulita? Ecco, partiamo da quello che possiamo fare noi. Ah, io pubblicherei i post di sta gente con tanto di nome e cognome. Se una ragazza mette una foto in pubblico allora merita questo trattamento, direi che a questi leoni da tastiera si può riservare lo stesso trattamento.

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    1. Se sai fallo..metti facce e nomi..così possiamo innescare il cerchio opposto..e questi sono fregati..cioè non sono solo ragazzini..ma anche uomini, scusa adulti..gente fidanzata sposata con figli…io son certa di conoscerne più di uno..saperli smascherare..!!!pubblicamente!!

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  38. Non capisco lo scandalo.
    Se siete una bella ragazza, qualcuno a vostra insaputa probabilmente se la sarà fatta una pippetta al vostro album “Costa Smeralda Estate 2013, qualcun altro avrà condiviso la foto del vostro travestimento da halloween di catwoman sul gruppo WhatsApp (con tanto di emoji 💦💦), fatevene una ragione.
    Poi se a voi non passa mai per la testa di pensare a persone inconsapevoli quando date le schicchere all’interruttore, allora siete meglio voi. Appendetevi un certificato al muro, che vi devo dire.
    Per quanto riguarda le parole offensive sono d’accordo, non sono meritate. Ma tenete conto che stanno a rosica’ perché sono dei morti di fica, e comunque stanno parlando tra di loro privatamente da un certo punto di vista, perché contano sul fatto che le uniche altre persone che andranno a trovare una pagina del genere saranno altri morti di fica come loro.
    E chiudo con un punto sul #notallmen. #yesallmen. Tutti gli uomini si masturbano pensando a persone inconsapevoli. C’è chi lo fa di più e chi lo fa di meno, ma tutti lo hanno fatto. E la maggior parte degli uomini non si fa grandi problemi a parlare ai propri amici di ragazze e di fare apprezzamenti estetici. Poi magari si può discutere sull’utilizzo di un linguaggio poco fine, ma qui è una questione puramente soggettiva e culturale. Conosco molte ragazze che non si fanno problemi a dichiarare che vorrebbero scoparsi Gran Figo X, ma la maggior parte se proprio si devono esprimere lasciano molto di più all’immaginazione.
    Indipendentemente dall’immagine che viene dipinta però, il messaggio è lo stesso.

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    1. masturbarsi va benissimo, ragazzi e ragazze si masturbano e fanno bene (personalmente io mi masturbo solo sulle scene hot dei film ma va bene anche masturbarsi su sconosciuti). E’ legittimo anche volersi scopare Gran Figo X e Gran Figa X e dirlo. Non è legittimo il disprezzo misogino che emerge da commenti come “La scopo e poi la butto nel cassonetto”, ok scoparla (se lei è d’accordo) ma perchè il cassonetto? Il sesso e l’eros sono cose stupende, commenti come questo sono la morte dell’eros, non c’è desiderio sessuale ma solo odio.
      E non credo che le ragazze che vogliono scoparsi Gran Figo X sognino di buttarlo nel cassonetto dopo la scopata

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      1. Ora ho visto quei commenti pubblicati da Arianna Vilya Drago. Roba che fa accapponare la pelle. Che schifo. È davvero triste che esistano persone del genere.

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  39. Se una ragazza fa una foto nel pullman ad un ragazzo per postarla in gruppi volgari va tutto bene, se lo fa un ragazzo si grida allo stupro…
    Incominciate a coprirvi di più finendola di postare foto mezze nude solo perché avete un fisico atletico, perché se lo faccio io che sono palestrato mi chiamate porco, bel manzone ecc…
    LA RUOTA GIRA E IL KARMA NON PERDONA😎
    Ps adesso già immagino quelle feminazi che mi daranno del frocio o sfigato, be si preferisco essere frocio e sfigato che stare o sbavare dietro a delle CAGNE finte alternative.

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    1. le ragazze hanno diritto di vestirsi come vogliono. Il solo fatto che le chiami “cagne” e dici loro di “coprirsi di più” ti qualifica come un talebano. Se ti piace il burka (solo sulle donne, però, vero?) cosa ci fai in Occidente?
      Una donna forse ti chiamerà “bel manzo” ma certo non ti umilierà, non minaccerà lo stupro nè di buttarti nel cassonetto. Possibile che non capisci la differenza tra “che bella! che gnocca!” e “la scopo e dopo la butto nel cassonetto”?

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        1. dubito che un maschio che esibisce il suo corpo sui social venga chiamato “porco”sopratutto se è bello. Le ragazze ammirano la bellezza maschile e d esprimono il loro apprezzamento con u “bel manzo me lo farei” nel più volgarotto dei casi. Invece una ragazza bella che osa non nascondere la sua bellezza viene sempre e puntualmente chiamata cagna dai maschi (e non solo, purtroppo), se poi non è bella viene lo stesso chiamata cagna con aggiunta di altri insulti , insomma le donne vengono offese sempre a prescindere da cosa fanno o da quale sia il loro aspetto, questa è una grossa differenza: perchè le donne ammirano i maschi belli mentre alcuni uomini sentono il bisogno di offendere e denigrare le ragazze belle (e pure meno belle) ? Forse perchè sanno che quelle ragazze non li vorranno mai? Non è una giustificazione

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        2. Peccato che l’espressione “cagna” non implica necessariamente un’offesa così come le altre che leggo postate negli screenshot sopra. A me sembrano più che altro espressioni sicuramente volgari e becere, ma che in un contesto maschile da bar sono assai frequenti e non vanno prese sul serio. Sai quante volte ho sentito uomini dire “io quella la violenterei oppure “le salterei addosso”, embè indovina un po’? Tutte le persone che le hanno dette non hanno mai fatto niente di tutto cioò; sono cose che si dicono tra uomini, ma che voi leggendole scritte volete farle passare per forza come tentativi di stupro e lo fate in malafede. Se la critica è quella di postare delle foto senza consenso delle proprietarie di quelle foto posso anche essere d’accordo , ma a sto punto l’analisi va fatta a 360 gradi ed è ora di finirla con questo doppiopesismo, eccone un esempio https://scontent-fra3-1.xx.fbcdn.net/v/t31.0-8/fr/cp0/e15/q65/15972746_1224370574284070_3310228487736491684_o.png.jpg?efg=eyJpIjoidCJ9&oh=74313fd62f865745a085778c5b25e161&oe=5916FC48

          N.B il ragazzo non solo non sapeva che si stava parlando di lui in un gruppo, ma non sapeva nemmeno di essere stato fotografato in quanto la foto NON ERA SUA, ma gliel’hanno fatta di nascosto; quindi a mio avviso è ancora più grave

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        3. anche se non si arriva allo stupro reale, il fatto che alcuni uomini debbano esprimere il proprio desiderio sessuale legittimo facendo riferimento allo stupro cioè a un atto violento di sopraffazione che è la negazione di eros mi turba e mi turba proprio perchè amo il sesso, amo le belle donne sexy, mi eccitano e mai e poi mai vorrei costringerle a un rapporto sessuale contro la loro volontà nemmeno per finta. Il sesso è bellissimo, lo stupro fa schifo

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        4. Sono espressione volgari, nulla di più, peraltro negli screenshot sopra non c’è nessun riferimento allo stupro. Il tuo mi sembra moralismo da 4 soldi.

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        5. le espressioni volgari non sono tutte uguali, anche “bella gnocca, guarda che culo!” è volgare, anche “che fica, me la scoperei” è volgare (e non lo griderei mai a delle sconosciute per la strada) ma non sono incitamenti allo stupro. Se proprio vogliamo essere volgari, se proprio vogliamo dire “che figa” al posto di “che bella donna” evitiamo almeno di tirare in ballo lo stupro che col sesso non centra nulla ma è solo sopraffazione e violenza. Anche le donne dicono “che figo me lo scoperei” davanti a un bell’uomo e va bene ma dubito che parlino di stuprarlo cioè di andare contro la sua volontà

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  40. E’ chiaro che ognuno di noi ha pulsioni sessuali (e anche feticismi e perversioni, se vogliamo) indipendentemente dai nostri cromosomi. E’ giusto anche poter dare libero sfogo ai propri desideri e la scienza ha detto che masturbarsi fa bene a corpo e mente. E nessuno vieta a nessuno di pensare “cazzo, che figa, che le farei!” di qualsiasi donna passi per strada… il problema nasce nel momento in cui si confondono i piani della realtà e quello che è un pensiero intimo e legittimo diventa una frase scritta o detta a chicchessia o peggio ancora, un’aggressione. Ecco… in questi casi si ha una regressione allo stato animale nell’accezione più semplice del termine: impulso=azione, senza alcun ragionamento sociale di mezzo come, ad esempio “Se scrivo questa cosa sono offensivo?”, “Mi piacerebbe sentirmi oggettivato allo stesso modo?”, “E’ il caso che stia zitto, visto che, in teoria, appartengo ad una specie evoluta di animale sociale?” “Mi piacerebbe essere penetrato senza il mio consenso da uno sconosciuto da cui non riesco a difendermi?” . Ah… e poi c’è tutto il discorso del branco di cui si è parlato sopra, e il fatto che associare l’atto sessuale a qualcosa di denigratorio e distruttivo sia qualcosa di cui, forse (ma dico forse, eh…) di dovrebbe parlare con uno psicologo. Più che altro per il fatto che se una stortura simile non si cura e viene incentivata dalla cultura dello stupro e della “castigazione” sessuale delle donne che “se la cercano”, “sono tutte cagne”, ecc… in troppi casi finisce col trasformarsi in violenza sessuale, umiliazione, botte, insulti. Da dove pensate che parta, tutto questo schifo, se non da questi atteggiamenti aberranti che oggi si trovano ANCHE su internet? Ogni singolo fruitore di pagine simili è, sulla carta, un potenziale stupratore. E su questo pongo un altro punto: forse è un “bene” che certi individui si sfoghino su gruppi simili, perché almeno resta traccia di ciò che fanno molto più di quando, ad esempio, denigrazioni simili avvengono tra le mura domestiche.
    P.S.: E’ bello sentire con articoli simili la voce di quegli UOMINI che non hanno bisogno di prevaricare nessuno per essere forti, che si dimostrano all’altezza del nome che portano! Grazie davvero, da parte di tutte!

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    1. Un’analisi obiettiva e condivisibile. Grazie per distinguere uomini che rispettano la sensibilità femmile e persone che non si rendono conto di come si può sentire una donna oggetto di pesanti molestie sessuali… sono davvero stupri (solo?) virtuali!

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  41. Ciao, ho provato già a inviarvi un messaggio su fb, ma non so come messenger non l’ha inviato, quindi ritento, al massimo vi trovate due messaggi più o meno uguali… vi scrivo perché non sapendo come segnalare un sito, ho pensato subito a voi e alla vostra azione contro i gruppi Facebook che pubblicano foto di ignare ragazze, in tenuta normalissima, con scopi sessuali, del tutto incomprensibili tra le altre cose. Ho scoperto questo forum phica.net che mi è sembrato fare altrettanto. Si clicca sull’icona generale per entrare in quello che sembra un forum normale, fino a quando la gente non chiede foto di ragazze normali, possibilmente foto prese da Facebook, per, cito testuali parole, “sborrarci sopra” (il post parlava di Castellammare)..ho visto solo due foto di una signora normalissima al mare pubblicata lì sopra r poi non ho più indagato…mi ha fatto troppo schifo…non voglio darvi un compito, ma spero che possiate far conoscere questa schifezza e segnalarla… una madre va al mare, viene fotografata e messa in un sito dove gente malata si masturba sulla sua normalità…è rivoltante! Spero di sbagliarmi..non so come, ma spero di sbagliarmi!

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  42. Non sono una ragazzina …eppure ho incontrato una persona che vive il sesso così …anche in presenza , facendolo sembrare un gioco al limite , ma che limite non è , prova piacere solo nel trattare così la donna e il suo corpo, tanto da non volerla penetrare. La mia fortuna è essere adulta aver capito e subito lasciato questa persona alla sua vita, fatta di lavoro ed egoismo, tanto che nemmeno nel momento del piacere sessuale riesce a dare qualcosa all’altro. A distanza di giorni mi sono accorta della violenza di questo rapporto , seppur consensuale ovviamente, il termine usato le pratiche di masturbazione davanti a me senza però pensare ad u rapporto completo sono state davvero avvilenti, la mia età mi ha fatto capire la perversione negativa di una pratica sessuale così , ma le giovani …? Beh qualche anno fa sarei rimasta traumatizzata e non semplicemente sgomenta. Bisogna diffondere il più possibile la conoscenza di queste orribili pratiche avvilenti e violente sia per la donna come per l’uomo .

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